Il fotografo Ugo Carmeni propone al pubblico un lavoro di documentazione e mappatura realizzata nell’ambito dei lavori di restauro di edifici e chiese

Ugo Carmeni, Venice Mapping Time – Mostra Venezia

VENEZIA – Museo di Palazzo Grimani Ramo Grimani Castello, 4858

Dal 05/07 al 26/11/2023

Il Museo di Palazzo Grimani, raro esempio di architettura rinascimentale tosco-romana a Venezia e luogo al cui interno il classico e il contemporaneo trovano un punto di unione unico, presenta dal 15 luglio la mostra Ugo Carmeni. Venice Mapping Time.

Curata da Daniela Ferretti con Dario Dalla Lana, promossa dalla Direzione regionale Musei la mostra è stata concepita espressamente per gli spazi del museo e propone uno sguardo inedito sulle “pietre di Venezia”, mettendo in evidenza il loro modo particolare di interagire con la luce.

La mostra si inserisce nel quadro di un progetto che vuole mettere sempre più in comunicazione la grande eredità storica del museo con le esperienze nel contemporaneo.

Le mostre prodotte e coprodotte da Palazzo Grimani, infatti, mirano a valorizzare gli allestimenti permanenti e l’architettura di questo luogo attraverso proposte innovative e operazioni culturali create ad hoc per i suoi spazi.

Al secondo piano del palazzo, solitamente dedicato alle mostre temporanee, Ugo Carmeni (Conegliano 1976) espone cinquantasette opere che partono da un lavoro di documentazione e mappatura delle superfici architettoniche della città avvenuto tra l’ottobre del 2020 e il marzo del 2023.

L’indagine fotografica e la mappatura sono state realizzate nel contesto di una serie di restauri di alcuni edifici e chiese del Patriarcato di Venezia, a cui si aggiungono sguardi su altri luoghi della città.

La mostra prevede inoltre una installazione multimediale, composta da una selezione più ampia di immagini montate in sequenza apparentemente casuale ma in realtà generata da un algoritmo che, reagendo alla presenza dell’osservatore, produrrà una lettura visiva sempre diversa lungo l’intero arco temporale di apertura della mostra mentre un analogo meccanismo, in collegamento con l’affluenza del pubblico, determinerà la composizione del sound design.

La proiezione è stata ideata espressamente dall’artista per questa mostra in collaborazione con Federico Poni per l’algoritmo e Alessandro Gambato per il sound design.

Nel piano nobile del Palazzo Ugo ha composto invece un rapsodico bestiario veneziano, costituito da un’accurata selezione di dieci fotografie di dettagli scultorei a soggetto animale quali leoni, draghi, serpenti e aquile disseminati nella città.