L’artista che con i suoi lavori affronta il tema del lavoro e della schiavitù dei neri americani
TSCHABALALA SELF. COTTON MOUTH
Cotton Mouth è la prima mostra personale di nuovi lavori dell’artista americana Tschabalala Self, nata nel 1990 ad Harlem New York, con Eva Presenhuber e presenta dipinti, disegni, sculture e un brano audio.
Ciascuno dei dipinti di Cotton Mouth è stato accuratamente costruito dall’artista. Formalmente, potrebbero essere letti come collage multimediali, considerando il connubio tra pittura e filo, anche se mancano di quell’ingrediente centrale nel lavoro di collage: l’adesivo.
Sebbene usi media misti, tutte le sue opere sono su tela e usano un “linguaggio pittorico”
Il metodo di costruzione delle opere di Tschabalala Self è la cucitura
Si tratta di un metodo che ha un forte un significato autobiografico ed emotivo: è il ricordo della madre che usava le sue mani per Self e tutta la sua famiglia.
Il lavoro in ogni punto contiene pertanto elementi di memoria, affetto e protezione.
Attraverso i punti delle sue cuciture Self rappresenta personaggi che detengono il potere su di sé e rispetto al mondo esterno.
Un potere spesso negato ai neri americani nella loro vita quotidiana.
Il tema della condizione dei negri americani è presente in tutta l’opera di Self che presenta come valore simbolico attorno al tessuto, cotone, che parla del lavoro e del sacrificio dei neri americani ed incarna tangenzialmente l’esperienza della schiavitù.