Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta considerando la possibilità di un’azione militare in Siria, come rappresaglia per l’attacco con armi chimiche. Lo ha detto lo stesso presidente a membri del Congresso, stando a quanto riferisce la Cnn citando alcune fonti. Stando alle stesse fonti il presidente Trump non ha ancora preso una decisione a riguardo ma si sta consultando e l’opzione adesso sarebbe sul tavolo. In particolare starebbe discutendo le possibili azioni con il segretario alla Difesa James Mattis.
Sull’attacco chimico in Siria (e sulle conseguenze politiche) è intervenuta in giornata anche la cancelliera tedesca Angela Merkel secondo cui la mancata approvazione di una risoluzione Onu è una «vergogna». Senza nominare direttamente Mosca, ha poi aggiunto che chi lo ha impedito deve assumersene la responsabilità. «È stato un attacco barbaro sulla quale bisogna assolutamente aprire una indagine», ha detto ancora la cancelliera, secondo la quale vi sono sfortunatamente indicazioni che l’attacco sia stato perpetrato dal regime di Bashar al Assad.