Il lavoro di Van der Elsen è in costante movimento, un flusso di gesti e colori che indica sia il movimento fisico dell’artista sia il trascorrere del tempo.
TRUDI VAN DER ELSEN Fragmented perception
La galleria Weber & Weber è nata nel 1976 e si è subito distinta nel panorama del mercato dell’arte per essersi occupata di giovani artisti, sia nazionali che internazionali, molti dei quali alla loro prima esposizione.
Dal 15 settembre la galleria ospita la mostra FRAGMENTED PERCEPTION di Trudi Van der Elsen.
Nata nel 1956 Van Der Elsen è stata largamente influenzata dalle fibrillazioni artistiche degli anni Settanta.
Quegli anni infatti hanno rappresentato un periodo di consolidamento e crescita delle arti, il più delle volte definito come una risposta alle sollecitazioni dominanti del decennio precedente.
L’arte concettuale si è sviluppata come movimento chiave ed è stata in parte un’evoluzione e una risposta al minimalismo.
La Land Art ha portato le opere d’arte negli ampi spazi aperti, allontanando la produzione creativa dalle materie prime e cercando di impegnarsi con le prime idee di ambientalismo.
L’arte di processo combinava elementi di concettualismo con altre considerazioni formali, creando corpi di lavoro criptici e sperimentali.
Artista visiva e performativa, Trudi van der Elsen nel nuovo nucleo di opere esposte a Torino introduce una percezione frammentaria del reale, da cui il titolo Fragmented perception.
Lei si rivolge ad una duplice visione del mondo: una locale e una globale.
Attraverso l’utilizzo della pittura astratta, van der Elsen esplora il mondo sia visivo sia digitale ricreando questa sovrapposizione di esperienze reali e virtuali nella sua pittura.
Utilizza per questo scopo la stesura di molteplici strati di colori e segni applicati progressivamente sulla tela per immortalare sulla superficie del quadro i plurimi movimenti del mondo virtuale.
Così, la superficie del dipinto diventa il luogo di svariati punti di fuga generati dalla stessa esperienza che l’artista ha personalmente del mondo.
Il tempo assume un ruolo fondamentale nella pratica pittorica di van der Elsen, esso si sprigiona come forma di energia in ogni fase del suo lavoro, dalla concezione alla realizzazione.
Il lavoro di Van der Elsen è in costante movimento, un flusso di gesti e colori che indica sia il movimento fisico dell’artista sia il trascorrere del tempo.