In mostra a Zurigo TORBJØRN RØDLAND, fotografo norvegese che nell’uso della luce ricorda Caravaggio
TORBJØRN RØDLAND More than tongue can tell
Fino al 20 febbraio la galleria Eva Presenhuber di Zurigo ospita nelle sale espositive di Waldmannstrasse la mostra dell’artista norvegese TORBJØRN RØDLAND.
Nato a Stavanger nel 1970 l’artista/ fotografo vive e lavora oggi tra Los Angeles e Oslo.
Le sue immagini fotografiche sono sature di simbolismo, lirismo ed erotismo.
Molti degli scatti di Rødland evocano motivi sacri della storia dell’arte.
lLa composizione e l’uso della luce, delle candele e dei corpi nudi hanno una teatralità che ricorda il chiaroscuro di Caravaggio e le sue raffigurazioni realistiche di racconti biblici.
Allo stesso tempo, tuttavia, le immagini di Rødland sono anche papavero, dolci, sessuali.
Queste fotografie ambigue e immacolate possiedono la stessa attrazione estetica della pubblicità, destreggiandosi tra gli stimoli dei corpi, del consumo e dell’artificialità, e catturando così in modo seducente il narcisismo della nostra era.
Il retaggio artistico culturale originario di Rødland norvegese è ricco di simboli misteriosi.
Con lui il mezzo assume una qualità inquietante e profondamente artistica.
Emozioni, enigmi e frammenti di storie sono importanti per lui tanto quanto affrontare le caratteristiche intrinseche della fotografia come forma d’arte.
More Than Tongue Can Tell porta questo approccio alla testa attraverso una narrativa sciolta, in cui lo spettatore è immerso come nel proprio subconscio.