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ToggleUna mostra di straordinarie pale d’Altare che anticipa e si inserisce tra gli eventi culturali del Giubileo 2025
I Musei Capitolini di Roma ospitano la mostra Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino. Capolavori della Pinacoteca di Ancona
Le sale terrene del Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini, il 26 novembre 2024, hanno aperto le porte a una selezione di grandi opere provenienti dalla Pinacoteca Civica ‘Francesco Podesti’ di Ancona.
Nelle prestigiose sale del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio è ospitata in via straordinaria la maestosa Pala Gozzi (1520), capolavoro assoluto di Tiziano Vecellio insieme ad altre 5 celebri capolavori di Olivuccio Ciccarello, Carlo Crivelli, Lorenzo Lotto e Guercino, tutte opere di carattere religioso.
6 prestigiose tele – delle quali 5 pale d’altare di grandi dimensioni e una piccola ma lussuosa tempera su tavola – sono protagoniste di un percorso espositivo che racconta l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e, in filigrana, la ricchezza della dorica città di Ancona committente dei maggiori artisti italiani fra Cinquecento e Seicento.
Si possono quindi ammirare la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello, interprete principale del rinnovamento della pittura anconetana che fiorì fra Trecento e Quattrocento; la preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, icona della collezione dorica e somma realizzazione del pittore veneto che visse e operò nelle Marche; la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, per la chiesa di Sant’Agostino, in cui si esplicita l’emozionante talento del pittore veneziano, esule a più riprese nella regione.
Ancora di Tiziano è esposta la monumentale Crocifissione realizzata per la chiesa di San Domenico in cui l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana.
Chiude la rassegna l’imponente Immacolata di Guercino, in cui la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino il cui modello potrebbe essere la baia di Ancona.
Questa mostra romana, con l’esposizione delle pale d’altare della città dorica, oltre a testimoniare la sacralità e l’importanza che assunse l’arte adriatica del ‘500, anticipa e si inserisce tra gli eventi culturali del Giubileo 2025.