Cinema, video e videoinstallazioni proposte come vere e proprie “macchine del tempo”, secondo tre diverse accezioni: come media capaci di registrare, archiviare e ripresentare fenomeni visivi e audiovisivi
Time Machine – Vedere e sperimentare il Tempo

Nel 2020 Parma è Capitale italiana della Cultura e tra i suoi obiettivi c’è quello di rendere parma luogo di riflessione e confronto stabile sul binomio Cultura e Democrazia.
Il programma punta quindi sui valori civici e costituzionali che sottendono allo sviluppo di una comunità aperta e inclusiva, innovativa nelle sue dinamiche sociali, una comunità che vede l’innalzamento del livello culturale dei territori come luogo di radicamento dei principi e dei valori democratici.
Tra le prime iniziative nel programma di Parma 2020 c’è la mostra Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo che affronta il tema del rapporto tra percezione del tempo e immagine filmata.
Time Machine esamina il modo in cui il cinema e altri media fondati sulle immagini in movimento hanno trasformato nel corso degli ultimi 125 anni la nostra percezione del tempo.
Il Palazzo del Governatore di Parma offre i suoi spazi alla lunga marcia di cinema e videoarte .
Dai pionieri della settima arte, i fratelli Lumiére , fino alle opere di video–arte e alle video–istallazioni degli artisti contemporanei
Viene proposta una riflessione generale sulle tecniche di manipolazione temporale dell’immagine.
Si confronteranno gli esempi, dall’accelerazione al ralenti; dal fermo immagine al time-lapse; dalla proiezione a ritroso, al loop e alle infinite varianti di quella operazione cinematografica fondamentale che è il montaggio.
Notevole è la gamma dei filmati proposti in mostra.
Ad esempio l’ardito scardinare la temporalità lineare della narrazione di Stanley Kubrick in 2001.Odissea nello spazio (1968) fino alle immagini attinte dall’immenso serbatoio del Web in Terre seconde(2019) di Gregory Chatonsky.