Una retrospettiva del fotografo tedesco Thomas Ruff evidenzia il continuo lavoro di ricerca artistica tra creazione e rielaborazione
THOMAS RUFF Metaphotography
Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea/MAMC di Saint- Etienne presenta la prima vera retrospettiva in Francia dedicata a Thomas Ruff, uno dei grandi fotografi tedeschi contemporanei, tra i massimi esponenti della Scuola di Düsseldorf.
Nato a Zell am Harmersbach (Forêt-Noire) Thomas Ruff ha rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia del 1995 e, dal 2001 al 2006, ha insegnato alla Düsseldorf Art Academy.
Diventato famoso per una sua serie di interni e ritratti già negli anni Ottanta, l’artista si è interrogato sulla capacità della fotografia di catturare la realtà e, in particolare, su come reagire ai continui mutamenti del mondo e della stessa “fotografia”.
Sebbene gli interni e i ritratti siano diventati emblematici del suo lavoro, Ruff ha esplorato quindi molti altri approcci alla fotografia scegliendo, a partire dagli anni ’90, di utilizzare solo immagini preesistenti, che manipola.
In pratica da allora il suo lavoro è diventato prevalentemente un’operazione di rielaborazione di immagini prodotte da altri.
I titoli dei suoi esperimenti seriali illustrano inoltre la diversità continuamente rinnovata dei suoi soggetti, che la mostra riflette: Stelle, Fotografie per la stampa, Notti, Nudi, Ritratti, Fotogrammi, Fiori, Dipinti cinesi e così via.
Metaphotography offre uno sguardo d’insieme su oltre quarant’anni della carriera di Ruff e si propone di svelare il modo in cui l’artista interroga instancabilmente il mezzo fotografico stesso, sviluppando una “meta-fotografia”.
Viene presentata una selezione di diciassette serie, di cui una non ancora vista (Bonfils, 2022), con un centinaio di opere che ripercorrono le varie tipologie di immagini e i processi tecnici usati dall’artista tedesco, offrendo in questo modo implicitamente una storia della fotografia.