Un mondo immaginario di sogno accoglie i visitatori della mostra di Berra alla galleria UNA di Piacenza.
THOMAS BERRA Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne
La galleria d’arte UNA di Piacenza ha inaugurato il 15 gennaio 2022 Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, prima mostra personale in galleria di Thomas Berra (*1986, Desio, MB).
Berra, milanese di nascita e finlandese di adozione, lavora con la pittura a partire dalla tecnica tradizionale del dipinto su carta o su tela di grande e piccolo formato, per poi espandersi su supporti diversi come le tende o le pareti.
Egli realizza opere dal carattere onirico e immersivo.
La capacità di Berra di confrontarsi con lo spazio e di creare installazioni a tutto tondo è al centro della mostra a UNA.
L’artista, attraverso due grandi tende dipinte in acrilico che scendono dall’alto come fossero sipari trasparenti, trasforma la galleria in un ambiente avvolgente, nel quale il visitatore è invitato non solo a entrare, ma a sostare e trascorrere del tempo, come se fosse catapultato in un’altra dimensione.
In Berra, la creazione di un immaginario personale e intimo parte da chiari riferimenti al mondo reale, da cui si allontana gradualmente per dare vita a uno nuovo.
Al centro della più recente esperienza artistica di Berra c’è la ricerca sul mondo vegetale sviluppata in particolare nel ciclo Elogio delle vagabonde (2015-2019).
Egli si impegna a creare erbari “fuori dal comune” proprio le vagabonde, o più semplicemente le piante infestanti, ritenendole vicine ai soggetti della sua poetica e alla sua fascinazione per il colore verde.
Il tema vegetale incontra in Berra paesaggi onirici, animati da soggetti che sembrano provenire da un mondo fiabesco e incantato, in cui l’uomo è tutt’uno con la natura, in un senso di comunione perfetta.
Il sogno – un sogno di felliniana memoria – è un elemento fondamentale del lavoro dell’artista, e forte è il richiamo a Il Libro dei Sogni del grande regista.
Il titolo della mostra, Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, allude proprio a un’idea di desiderio costante e, forse volutamente, mai realizzato, una sorta di sogno a occhi aperti che spinge a una continua ricerca, a uno sguardo verso l’esterno, che diventa pensiero intimo e si cristallizza sulla tela, a un’incessante necessità di dipingere.