Prima mostra personale italiana di Tania Bruguera, artista e attivista cubana, critica nei confronti di governi repressivi
Tania Bruguera: Let Truth Be, Though The World Perish
PAC è un centro per l’arte contemporanea ii cui programmi sono sviluppati dall’Assessorato alla cultura del Comune di Milano.
PAC è stato fondato nel 1943 per offrire spazio alle collezioni d’arte contemporanea del XX secolo del Comune di Milano, collezioni che non potevano essere tenuti nella Villa reale sede della galleria d’arte moderna.
Negli anni il PAC ha ospitato nomi chiave della scena artistica contemporanea internazionale come Laurie Anderson, Kounellis, Duane Hanson, Emilio Vedova, Andres Serrano, Lucio Fontana, Richard Long, Vanessa Beecroft, Marina Abramovic, Yayoi Kusama, Tony Oursler e molti altri
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano presenta la prima mostra personale italiana di Tania Bruguera, artista cubana nata nel 1968, nonché attivista le cui performance e installazioni esaminano le strutture del potere politico e i modi in cui l’arte può essere applicata alla vita politica quotidiana.
Artista affermata, Tania ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il Robert Rauschenberg Award, un Prince Claus Fund Laureate e una Guggenheim Fellowship.
Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo, tra cui la Tate Turbine Hall Commission, la Biennale di Venezia e Documenta 11.
Sue opere sono inserite in importanti collezioni pubbliche e come il Museo Guggenheim e il MoMA di New York, Van Abbemuseum, Tate Modern, Museum für Moderne Kunst e Museo Nacional de Bellas Artes de La Habana .
Bruguera è artista scomoda: la giustizia politica e sociale sono al centro delle esibizioni, degli eventi, dei progetti comunitari e delle mostre dell’artista.
Lei affronta governi repressivi e sistemi sociali – e dà voce a chi non ha voce – attraverso il suo lavoro, che tocca direttamente la rivoluzione cubana e i diritti degli immigrati.
Sebbene Bruguera presenti il suo lavoro come arte, non vuole necessariamente che appaia in quel modo.
Nel 2014, è stata arrestata dal governo cubano per aver tentato di mettere in scena uno spettacolo in Piazza della Rivoluzione dell’Avana.
Aveva programmato di installare un microfono e invitare le persone a esprimere le loro visioni per Cuba.