Ama definirsi Femminista punk sotto mentite spoglie, l’artista svizzera Sylvie Fleury in mostra a Torino.
SYLVIE FLEURY. Turn Me On.
Il nuovo programma di mostre temporanee di Pinacoteca Agnelli si è inaugurato con la mostra personale dell’artista svizzera Sylvie Fleury (Ginevra 1961) intitolata Turn Me On, inaugurata il 27 maggio e disponibile fino a gennaio 2023.
Pensata e progettata con l’artista per gli spazi di Pinacoteca, l’esposizione comprende opere preesistenti e nuove commissioni, in un percorso immersivo che attraversa i nuclei tematici fondamentali della sua ricerca.
Il progetto rappresenta la più estesa mostra in Italia dedicata a Fleury fino a oggi e segna un’importante tappa nella sua trentennale ricerca e produzione artistica.
L’artista si esprime dalla fine degli anni Ottanta attraverso video, scultura, pittura, suono e performance.
Fleury è un’artista eclettica che è stata spesso associata a movimenti o correnti artistiche senza tuttavia mai poterne essere pienamente aderente.
Materiali e linguaggi quali l’appropriazionismo della Pop Art e l’estetica del Minimalismo sono esagerati, distorti o travestiti dall’artista, con l’effetto di una critica tagliente del contesto storico e politico in cui tali correnti sono nate.
La messa in discussione dei paradigmi della storia dell’arte occidentale, come l’idealizzazione dell’artista uomo e la complicità dell’arte con le dinamiche del consumismo, hanno portato la critica a vedere nel lavoro di Fleury influenze del pensiero post-femminista e della critica istituzionale.