Per l’artista viennese Svenja Deininger la pittura è un processo ove lo spazio non è traduzione della realtà ma atmosfera.
SVENJA DEININGER | Quotes
Dal 21 giugno la Galleria Schiavo Zoppelli a Milano presenta la mostra Quotes di SVENJA DEININGER, che già nel 2015 era stata ospite di Federica Schiavo.
Nata a Vienna nel 1974, SVENJA DEININGER vive e lavora tra Berlino, Milano e Vienna.
Nei suoi dipinti Svenja Deininger si concentra su aspetti specifici, o segmenti di uno spazio.
Il rapporto con la realtà non è palese, ma è espresso.
Per l’artista è importante che la pittura possa essere vista come un processo, quando una vecchia immagine affiora come un collage e spesso non si riesce a dire quale livello si trovi sopra e quale sotto.
La pittura di Svenja Deininger è, infatti, un processo continuo di rivestimento e scoperta, l’aggiunta di primer, colore e vernice e quindi la rimozione su tela grezza e aree opache.
Deininger inizia con strati di fondi e una forma astratta – a volte un’ombra, altre volte un ricordo – procedendo quasi magicamente, spesso senza pennellate visive o stili gestuali.
Le astrazioni intime risultanti hanno costantemente mostrato l’intensità che un dipinto può avere all’interno di uno spazio più ampio, i suoi bordi forniscono l’unico indice di come è stato realizzato e della sua atmosfera creata.
Come se si materializzassero completamente formati, i dipinti di Deininger negano magistralmente ogni prova della loro realizzazione.
Ecco perché spesso compaiono forme di cornici e aree bianche che suggeriscono fonti di luce che di solito sono il puro fondo.
È così che si sviluppa la spazialità, non come traduzione della realtà fisica in pittura, non come colori che formano un linguaggio simbolico, ma come atmosfera.