Sulle orme di Giuseppe Tucci: da Fosco Maraini a oggi (Viaggio in Oriente: Ou Topos Tibet)

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- DATA INIZIO: 08/11/2022

- DATA FINE: 20/11/2022

- LUOGO: VENEZIA – Università Cà Foscari-CFZ Cultural Flow Zone/Tesa 1

- INDIRIZZO: Zattere al Pontelungo- Dorsoduro 1392

- TEL: +39 348 7011871

Una mostra fotografica che presenta il Tibet attraverso le immagini fotografiche di due tempi diversi, quelle di Fosco Maraini degli anni quaranta e quelle contemporanee di Giampietro Mattolin

Sulle orme di Giuseppe Tucci: da Fosco Maraini a oggi (Viaggio in Oriente: Ou Topos Tibet)

 

 

VENEZIA – Università Cà Foscari-CFZ Cultural Flow Zone/Tesa 1 Zattere al Pontelungo- Dorsoduro 1392

Dal 08/11/al 20/11/2022

L’Università Cà Foscari di Venezia, all’interno dell’iniziativa Viaggio in Oriente: Ou Topos Tibet, promossa dal Centro Lama Tzong Khapa di Treviso, ospita presso il suo spazio CFZ Cultural Flow Zone/Tesa 1 la mostra fotografica Sulle orme di Giuseppe Tucci: da Fosco Maraini a oggi.

La mostra, con il sottotitolo La storia e la contemporaneità del Tibet nelle immagini di Fosco Maraini e negli scatti di Giampietro Mattolin, racconta delle spedizioni compiute da Giuseppe Tucci, poliedrico studioso nel corso delle sue spedizioni in Tibet.

Egli operava con la preoccupazione di dover, attraverso le proprie ricerche, salvaguardare e lasciare ai posteri il ricordo e l’immagine di un patrimonio, oltre che artistico, spirituale che da lì a poco si sarebbe dissolto, scomparso totalmente sotto la mano della irrompente civiltà occidentale (che avrebbe, viceversa, assunto la manifestazione, invero più devastante, dell’Armata Rossa Cinese).

Il Tibet di Tucci viene reso dalle fotografie di Fosco Maraini che, giovanissimo, accompagnò, come assistente e fotografo, l’archeologo di Macerata nelle sue spedizioni del 1937 e del 1948.

Il colore delle foto di Giampietro Mattolin, fotografo e viaggiatore contemporaneo, fa da contraltare ai colori tenui delle immagini di Maraini, riproponendoci persone, paesaggi e situazioni in un orizzonte cromatico prepotentemente diverso, testimonianza tuttavia vera di un passato che intende ostinatamente resistere.

Le immagini, i colori di Mattolin sono testimoni di una storia che non vuol arrendersi alla tragedia e si ribella all’ancor più insidiosa banalità dell’omologazione nel conformismo culturale.

Le suggestioni del viaggio, concreto, immaginario o puramente illusorio, tra Occidente e Oriente (e viceversa): come focus il Tibet, centro fantasmatico delle illusioni, immaginazioni e disillusioni che, di volta in volta, hanno costruito ma anche contaminato la visione occidentale dell’Oriente.

Il programma prevede, oltre alla mostra fotografica, tre giornate di studio, la proiezione di due film, un documentario nei giorni 8, 12 e 19 novembre.

ORARI

  • Lunedì > sabato 10.00 – 18.00
  • Domenica 15.00 – 18.00

INFO

 

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