SUL PRINCIPIO DI CONTRADDIZIONE. Barocco-Baruzzi-Bertolo-Favelli-Perrone

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- DATA FINE: 03/10/2021

- LUOGO: TORINO - Galleria d’Arte Moderna/GAM

- INDIRIZZO: Via Magenta,31

- TEL: +39 0114429518

Come l’arte interpreta il tema dell’ambiguità, cinque artisti italiani a confronto con il principio di contraddizione.

SUL PRINCIPIO DI CONTRADDIZIONE. Barocco-Baruzzi-Bertolo-Favelli-Perrone

 

 

Ciò che la Galleria d’Arte Moderna di Torino propone al proprio pubblico con la mostra Sul principio della contraddizione è una riflessione su una componente presente spesso nell’arte ma quasi sempre trascurata: la presenza di uno spazio di “possibilità” presente in molte opere.

Due elementi, due o più nature, due o più immagini non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione: questo è il filo rosso che lega tra loro le opere di Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli, Diego Perrone, i cinque artisti presenti in mostra.

Ciò che infatti unisce questi cinque artisti è la capacità di tenere all’interno delle loro opere lo spazio che separa e congiunge più rappresentazioni e di riconoscere il loro sovrapporsi nel tempo.

Nel cuore stesso delle loro opere è presente il cono d’ombra da cui provengono svelando l’inesauribilità delle immagini, il loro emergere continuo e ripetuto.

Una inesauribilità che è anche consapevolezza della perdita.

Noi abbiamo presente il principio su cui si fonda la costruzione del pensiero e da cui parte l’argomentazione logica e che da forza allo sviluppo della scienza, l’aristotelico principio di non contraddizione

L’accoglimento della contraddizione può sembrare una libertà che l’arte può rivendicare per amore di bizzarria, una libertà contro la ragione.

Le due strade, quella del mito e quella del logos si sono divaricate all’inizio della filosofia, da una parte un racconto molteplice, indefinitamente variato e intessuto di una polisemia di simboli, dall’altra la logica e l’esercizio della dialettica che ad ogni bivio impongono una scelta, un vero e un falso.

Pure le odierne teorie scientifiche e filosofiche, dalla fisica quantistica alla logica del dialeteismo, per cui una medesima affermazione può essere al tempo stesso vera e falsa

Ci troviamo allora a confronto con la contraddizione ammettendo all’interno dei loro campi la sovrapposizione e la compresenza di verità opposte, di determinazioni contrarie.

Questo ci offre una piccola conferma che lo spazio di ambiguità e di vibrazione di significati inconciliati che le opere di questi cinque artisti ci presentano sia un luogo in cui vale la pena sostare.

Le loro opere rappresentano il luogo della consapevolezza, della irrisolta condizione umana e spazio di pensiero che ci proietta all’indietro nel tempo, verso i dualismi originari propri di ogni cultura, e in avanti, verso le nuove rappresentazioni del mondo che più progrediscono e più si scoprono antiche.

In mostra:

Francesco Barocco (Susa, 1972) con i suoi disegni di nera grafite che potrebbero essere il fondo oscuro da cui emerge il bianco della sua scultura ma anche le ombre a posarsi sul gesso per animarne il corpo in diverse presenze.

Riccardo Baruzzi (Lugo, 1976), con tele fatte di figure abitate da altre figure, di contorni che si sovrappongono in uno spazio contraddittorio, di sfondi profondi e senza tempo da cui emergono immagini sempre sul punto di dissolversi nuovamente.

Luca Bertolo (Milano, 1968), con le sue ambigue superfici pittoriche composte di piani che paiono scivolare gli uni sugli altri contraddicendosi.

Flavio Favelli (Firenze, 1967), le cui composizioni architettoniche sono fatte di note impassibili e insieme di echi viscerali, e i retri di specchio imprigionano le immagini invece di rifletterle.

Diego Perrone (Asti, 1970) la cui scultura di vetro ci porta a guardare un volume e insieme un vuoto, un buco nello spazio dove lo sguardo a tratti passa attraverso e a tratti si arresta sulla materia.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 – 18.00
  • Giovedì 13.00-21.00
  • Lunedì chiuso
  • La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria ( +39 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com)

INFO

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