Stralûs. 1985-2025 Arte in Friuli / Art in Friûl

- DATA INIZIO: 04/04/2025

- DATA FINE: 11/05/2025

- LUOGO: Palazzo Ragazzoni Viale Pietro Zancarano 2 - Sacile

- INDIRIZZO: Viale Pietro Zancarano 2 - Sacile

Collettiva di artisti friulani a Sacile

Palazzo Ragazzoni di Sacile ospita la mostra Stralûs. 1985-2025 Arte in Friuli / Art in Friûl, fino al 11 maggio

 

Palazzo Ragazzoni di Sacile ospita la mostra Stralûs. 1985-2025 Arte in Friuli / Art in Friûl, fino al 11 maggio
Locandina mostra

 

Palazzo Ragazzoni simbolo di Sacile e del suo legame con la Serenissima Repubblica, è l’edificio che meglio rappresenta i fasti del ‘500.

Chiamato anche “il luogo delle delizie” per l’abbondanza ed i lussi, è stato punto di riferimento per Sovrani, Papi ed Imperatori dell’epoca.

Elegante palazzo cinquecentesco, che porta il nome delle ultime famiglie che lo abitarono, è forse l’edificio meglio rappresentativo del passato di Sacile.

Si inaugura venerdì 4 aprile 2025 negli spazi espositivi di Palazzo Ragazzoni Stralûs. 1985-2025 Arte in Friuli / Art in Friûl, mostra curata da Magalì Cappellaro e Alberto Vidissoni dell’Università di Udine.

Una mostra collettiva che indaga il rapporto tra arte e territorio, ponendo l’attenzione sui mutamenti, le riflessioni e le sperimentazioni che hanno caratterizzato la scena artistica degli ultimi quattro decenni.

Uno sguardo d’insieme sulla ricchezza e la diversità dell’arte friulana, raccontato dalle opere di Bruno Aita, Mattia Montanari, Stefano Tubaro, Giorgio Valvassori, Nata, Ludovico Bomben, Walter Bortolossi e Claudio Mario Feruglio: otto artisti, esponenti di due generazioni, testimoni di altrettanti linguaggi espressivi.

Palazzo Ragazzoni di Sacile ospita la mostra Stralûs. 1985-2025 Arte in Friuli / Art in Friûl, fino al 11 maggio
Claudio Mario Feruglio, La via della luce, acrilico su tela, 2022

Articolata in tre sezioni :

  • Prima sezione: l’origine o l’atto iniziale di un cammino ascendente che mette a confronto Nata (Codroipo, 1955) e Bruno Aita (Udine, 1954), con opere caratterizzate da toni scuri e terrosi, in un continuo rimando tra materia e gesto pittorico.
  • Seconda sezione che presenta opere di Stefano Tubaro (Codroipo, 1960), Walter Bortolossi (Basilea, 1961) e Giorgio Valvassori (Gorizia, 1947) i cui lavori conducono il visitatore in un mondo mutevole d’incertezze.
  • Terza sezione che presenta la ricerca di Mattia Montanari (San Daniele del Friuli, 1991), Claudio Mario Feruglio (Udine, 1953) e Ludovico Bomben (Pordenone, 1982), i cui lavori spingono alla scomposizione della figura.

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