Sterling Ruby, artista americano che, per la mostra di Atene, si ispira alla foresta magica dello shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate in contrasto con l’opera dell’antica Atene giudiziaria.
STERLING RUBY That my nails can reach unto thine eyes
La sede ateniese della galleria internazionale Gagosian presenta fino al 31 luglio una mostra personale dell’artista nato in Germania nel 1972 da madre olandese e padre americano, Sterling Ruby.
Trasferitosi in giovane età negli Stati Uniti qui ha conosciuto la produzione di trapunte Amish e le ceramiche redware della Pennsylvania, che ispirarono entrambe le sue prime incursioni nella produzione di abiti, nella scultura morbida e nella ceramica.
Dal 2016 Ruby realizza dipinti della serie WIDW, che prende il nome da una forma abbreviata di “finestra, con strati spessi e vibranti di acrilico e pittura a olio, che aderiscono anche a quadrati di cartone e tessuto a motivi geometrici sulla tela.
Questi elementi in collage delimitano la tela in metà e rettangoli più piccoli, trasformando le composizioni in griglie che evidenziano il processo di lavoro dell’artista.
In mostra ad Atene vengono presentati nuovi dipinti e ceramiche, opere a volte ispirate alla vita stessa dell’artista, che affrontano temi di violenza, di contrasti e contraddizioni all’interno della società contemporanea.
Creando strappi improvvisi nella composizione si creano contrasti tra linee pulite e oggetti riconoscibili con forme rozze e inquietanti.
Attraverso queste opere Rubi mette in discussione alcuni canoni classici dell’arte per avviare un processo di critica alle istituzioni e alle carenze della società moderna.
Si tratta di un nuovo corpus di opere ispirato al Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, nelle quali Ruby allude al teatro, paragonando la finestra al boccascena.
Prendendo spunto dalle ambientazioni contrastanti dell’opera dell’antica Atene giudiziaria e della foresta mistica di Shakespeare, Ruby taglia in due ogni tela verticalmente con una striscia di cartone dipinto, introducendo una barriera simile a un pilastro contro cui i pigmenti luminosi rimbalzano o si nascondono dietro.