I dipinti di Stefanie Heinze mostrano forme ambigue che diventano riconoscibili come soggetti inaspettati
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la mostra STEFANIE HEINZE. Your Mouth Come Second, fino al 16 marzo 2025
Dal 1995 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo sostiene i giovani artisti italiani e stranieri, con una particolare attenzione alla committenza e produzione di nuove opere, e promuove l’arte contemporanea con l’obiettivo di avvicinare ad essa un pubblico sempre più ampio.
Il 31 ottobre 2024, come tradizione della Fondazione, vengono inaugurate contemporaneamente, negli spazi della sede di Torino, tre mostre, Silent Studio, la mostra personale di Mark Manders; Your Mouth Comes Second di Stefanie Heinze; Hearsay di Bekhbaatar Enkhtur.
Your Mouth Comes Second è la prima mostra personale dell’artista newyorkese Stefanie Heinze.
Nata a Berlino nel 1987 Stefanie Heinze vive e lavora a New York.
I suoi dipinti mostrano forme ambigue che diventano riconoscibili come soggetti inaspettati.
Da parti del corpo disincarnate, a oggetti di uso quotidiano, a figure simili ad animali, i suoi soggetti si fondono in sfondi fantastici per creare mondi visivi vividi, che rivelano un’interazione tra cultura alta e bassa.
Le composizioni fantasiose e dai colori vivaci di Heinze sono teneramente sovversive nei loro dettagli e simbolismo, completate da titoli altrettanto lirici.
Disegni a matita, inchiostro o penna a sfera, a volte strappati e collage in composizioni multistrato, costituiscono la base per la pratica artistica di Stefanie Heinze, mappando il linguaggio opulento dei suoi dipinti.
Mettendo alla prova la sottile linea tra astrazione e figurazione, Heinze è categoricamente unica, poiché esplora nuovi sensi e possibilità di rappresentazione.
Rifiutando la pressione affinché le cose si allineino secondo certe aspettative o norme, Heinze pensa ai suoi dipinti come a una casa in cui il linguaggio visivo può semplicemente esistere e appartenere a ciò che lei intende come uno stato dell’essere.
La mostra a Torino riunisce una selezione di opere recenti che riflettono le preoccupazioni centrali dell’artista: l’esplorazione della tenerezza e della vulnerabilità, la compagnia e l’integrazione dello spiritualismo antico e urbano.