Incontro di un fotografo con le sculture delle collezioni d’arte della sua città.

Spiriti impietrati – Alberto di Giorgio Martini interpreta le sculture delle Collezioni Comunali d’Arte

Il secondo piano del Palazzo Comunale di Bologna ospita, all’interno delle sale che un tempo erano adibite a residenza dei Cardinali Legati, rappresentanti del potere pontificio, le Collezioni Comunali d’Arte. Il museo fu fondato nel 1936, a conclusione di un sistematico piano di riorganizzazione e valorizzazione delle raccolte civiche, intrapreso dall’amministrazione comunale subito dopo l’Unità d’Italia.

Dal 17 ottobre la sala 25 della collezione si presta ad una esposizione del tutto speciale.

Il fotografo Alberto di Giorgio Martini (Bologna, 1946) si trasforma in un visitatore speciale della collezione e, guardando in particolare alle sculture, le interroga con i suoi scatti per capire, vivere le emozioni, le informazioni, i saperi che ogni opera sprigiona per raccontare poi una storia che potrebbe essere diversa dopo la visita al museo.

La mostra propone 16 stampe a mano, su carta fotografica speciale “baritata,” da pellicole piane 4 x 5 pollici, nelle quali sono state riprodotte e reinterpretate alcune sculture esposte in museo.

I profili di marmo, di terracotta e di gesso prendono forma, uscendo da uno spazio indefinito, con un effetto inatteso di dinamismo, che sembra liberarne lo spirito generatore.

Ma il dialogo instaurato dall’artista va oltre a quello con l’originale riprodotto: l’abbinamento con testi letterari, antichi e moderni, in poesia e in prosa, stimola ad esplorare un più sottile livello di lettura che alimenta ad un tempo immaginazione ed emozione.