Una mostra che svela l’intera ampiezza delle innovazioni del XV secolo e dell’arte del tardo Gotico.
Spätgotik. Aufbruch in die Neuzeit Late Gothic. The Birth of Modernity
Con le sue numerose istituzioni che si sono evolute nel corso delle generazioni, lo Staatliche Museen zu Berlin costituisce un museo enciclopedico, distribuito su molti siti diversi
Esso mira a preservare, ricercare e mostrare tesori d’arte e manufatti culturali risalenti a tutta la storia umana ed educare il pubblico della loro importanza.
Le collezioni dello Staatliche Museen zu Berlin comprendono i campi dell’arte, dell’archeologia e dell’etnologia europei e non europei di quasi tutte le nazioni, culture e periodi.
Numerose inoltre sono le mostre temporanee ospitate negli spazi del Museo.
Dal 1° maggio la Gemäldegalerie ospita la prima mostra completa nel mondo di lingua tedesca sull’arte tardo gotica.
La mostra concentra la sua attenzione sulle tendenze progressive del lungo periodo di transizione tra il Medioevo e la prima età moderna.
Come forse nessun’altra epoca, nelle regioni di lingua tedesca, il periodo tra il 1430 e il 1500 è stato segnato da profondi cambiamenti che continuano a influenzare la nostra comprensione dell’arte e delle immagini fino ad oggi.
La mostra comprende un’ampia selezione di opere di noti fautori dell’arte tardo gotica, come Stefan Lochner, Konrad Witz, Niclaus Gerhaert von Leyden e Tilman Riemenschneider.
Dalla prima metà del ‘400, influenzati anche dagli artisti attivi nei Paesi Bassi, gli artisti tedeschi hanno iniziato a ritrarre eventi della Bibbia e leggende dei santi come se si svolgessero nell’era in cui sono stati creati.
Accanto all’arte religiosa, tuttavia, è cresciuta anche la domanda di argomenti profani, con il tardo gotico che ha visto la nascita della pittura di paesaggio e, ancora di più, della ritrattistica.
Il doppio ritratto di Guglielmo IV, conte Schenk di Schenkenstein e Agnes, contessa di Werdenber-Trochtelfingen, ad esempio, è considerato uno dei primi ritratti moderni.
Un segno importante della modernità si ebbe intorno alla metà del XV secolo, con l’invenzione di Johannes Gutenberg dei caratteri mobili e della macchina da stampa.
La possibilità di riprodurre velocemente testi e immagini portò la circolazione di idee e motivi in Europa a un livello impensato influenzando sempre più gli stessi sviluppi dell’arte.
Una mostra di grande interesse storico e artistico che merita una visita.