Francesco Somaini ha trasformato con le sue sculture l’esperienza dello spazio urbano in opere da vivere.

SOMAINI e Milano. La scultura.

Si chiuderà domenica 11 settembre la grande mostra che il Comune di Milano ha voluto dedicare a Francesco Somaini (1926 – 2005).

Di solida formazione, Francesco Somaini frequenta l’Accademia di Brera dal 1945 al 1947 sotto la guida di Manzù ma consegue anche la laurea in Giurisprudenza nel 1949.

Esordisce alla Quadriennale di Roma nel 1948 ed espone per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1950, dove sarà presente anche nel 1954, 1956, 1958, 1960, 1964 e 1978.

Nel 1955 si iscrive al MAC – Espace, espressione del Movimento Arte Concreta nato nel 1948 a Milano a seguito della mostra allestita alla libreria Salto con la partecipazione di Dorfles, Fontana, Dorazio, Munari, Perilli, Garau, Mino Guerrini, Mazzon, Monnet, Sottsass, Soldati, Veronesi.

Intensa è stata la sua collaborazione con gli architetti all’insegna della “sintesi delle arti”.

Somaini e Milano, curata da Fulvio Irace, Francesco Tedeschi e dalla figlia dell’artista Luisa Somaini, è allestita in tre sedi e ripercorre l’opera del Maestro conosciuto a livello internazionale a partire dagli anni della formazione e fino all’ultima stagione, esplorando i diversi ambiti della sua multiforme ricerca creativa con i protagonisti della cultura milanese.

L’importante rassegna focalizza la ricerca sulla scultura a Palazzo Reale, approfondisce i rapporti di Somaini con gli artisti del suo tempo al Museo del Novecento e indaga il profilo internazionale dello scultore nella sede della Fondazione Somaini.

Palazzo Reale ospita La Scultura, a cura di Luisa Somaini e Francesco Tedeschi.

La Scultura è quindi protagonista negli spazi della Sala delle Cariatidi, del Piccolo Lucernario e della Sala della Lanterna di Palazzo Reale.

Vengono presentate settanta opere che documentano le varie fasi della sua ricerca dal 1948 al 1992, improntata alla continua innovazione a livello teorico, formale e tecnico: dalla formazione all’Accademia di Brera alla grande stagione informale.

Sono tutte opere che esprimono la costante riflessione di Somaini sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano con l’avvio di diverse tipologie plastiche (sculture/architetture e installazioni binarie composte da una matrice scolpita e da una traccia figurata), fino all’ultima stagione caratterizzata dalla riscoperta del mito.

Nella Sala della Lanterna focus sulla gestazione del Monumento ai Marinai d’Italia di Milano con l’esposizione di tutti i bozzetti preparatori elaborati dall’artista.

Le sculture esposte provengono dall’archivio del Maestro, da collezioni private e pubbliche italiane (Collezioni del Quirinale, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, del MART, del Museo MA*GA e delle Collezioni d’arte Crédit Agricole Italia) e da alcune gallerie d’arte.

In piazzetta Reale l’installazione “Sviluppo di un’opera antropomorfica” (1979) funge da grande segnale dell’iniziativa.