Sterco di vacca, polvere di kumkum, fibra di cocco, capelli, aghi, fili, pietre, botti di catrame diventano istallazioni artistiche nelle mani di Sheela Gowda
SHEELA GOWDA. IT.. MATTERS
La Städtische Galerie im Lenbachhaus è una delle sedi espositive del museo municipale di Monaco di Baviera.
La Lenbachhaus raccoglie, conserva, studia e presenta l’arte del diciannovesimo secolo, il Blauer Reiter, la New Objectivity, nonché l’arte contemporanea internazionale.
Fino al 18 ottobre la Galleria presenta Sheela Gowda (1957) artista indiana che vive e lavora a Bangalore.
E’ la prima mostra personale di Sheela Gowda in una istituzione pubblica in Germania.
Le opere dell’artista indiana sono tentacolari installazioni che occupano diffusamente gli spazi espositivi.
Per realizzare le sue opere Gowda utilizza materiali distintivi del suo paese la cui natura, colori e profumi conferiscono alle sue opere una forza narrativa e metaforica.
L’uso creativo di sterco di vacca, polvere di kumkum, fibra di cocco, capelli, aghi, fili, pietre, botti di catrame o teloni mescola connotazioni di artigianato manuale e applicazione pratica con intensità poetica per una meditazione sulla vita urbana e rurale in India.
I suoi materiali e la loro gestione creativa raccontano storie sia sulle pratiche culturali e spirituali che sui sistemi economici e funzionali che ne derivano.
Le sue opere affrontano questioni di produttività e rituali della vita quotidiana evidenziando il rapporto/contrasto tra società tradizionale e realtà industriale.
Condizioni di lavoro, cicli produttivi, infrastrutture urbane, vita tradizionale e moderna sono preoccupazioni ricorrenti nell’arte di Sheela Gowda.
Lei cerca i materiali più adatti a rappresentare questi temi e li traduce in opere ricche anche di sottotesti narrativi che associano l’opera al mondo reale.