Vedova del grande artista francese Balthus, l’artista giapponese Setsuko presenta a Roma la sua produzione di ceramiche ispirate alla ricchezza del mondo naturale.
Setsuko: Into the Trees II
La galleria internazionale Gagosian presenta a Roma Into the Trees II, una mostra di nuove sculture dell’artista giapponese Setsuko, nata a Tokyo nel 1942, vedova del pittore francese Balthus e dal 2005 Artist for peace dell’UNESCO.
La mostra segna il ritorno a Roma di Setsuko dove visse per quindici anni a Villa Medici con il marito, Balthus, durante il suo incarico di direttore dell’Académie de France à Rome, prima che la coppia si trasferisse al Grand Chalet di Rossinière, in Svizzera.
La mostra presenta opere in ceramica, bronzo e legno, ispirate alla ricchezza del mondo naturale. In mostra anche dipinti di tutta la sua carriera e una selezione di nuovi lavori su carta.
Realizzate in terracotta e rivestite di uno smalto bianco lattiginoso, le sue sculture in ceramica rappresentano querce, magnolie, rose, viti, alberi di limone, mela cotogna, melograno e fico.
Le opere enfatizzano il solido radicamento dei tronchi e la consistenza nodosa della corteccia, incorporando fogliame, fiori, ghiande e frutti finemente modellati.
Le forme imponenti e le superfici delicate trasmettono la forza sviluppata in anni di sopravvivenza e la nuova promettente crescita.
Queste opere, che ricordano le ceramiche giapponesi Jōmon (circa 10,500 – 300 a.C.), traggono ispirazione anche da tradizioni estetiche europee.
I suoi lavori possono essere letti come una forma di commistione dell’immaginario di Oriente e Occidente.
Accompagnano le ceramiche un ulivo in legno con foglie e fiori dipinti, e candelabri in bronzo ornati da vite, fichi e melograni.