L’artista che sfida la materia rappresentandola in movimento facendo vivere l’aria, l’acqua, il cielo e i cristalli nei suoi disegni a grafite su carta
SERSE. “Riflessi d’acqua e di pietre dure“
E3 di Brescia ospita fino al 29 giugno una mostra personale di Serse, artista nato a San Polo di Piave nel 1952, che oggi vive e lavora a Trieste.
Abbandonato il colore, dagli anni 80, egli pratica con costanza il disegno a grafite su carta.
Dalla grafite di Serse scaturisce una delle più intense reinterpretazioni del tema del paesaggio nell’arte contemporanea: mari, superfici acquatiche, riflessi di piante sull’acqua, cieli nuvolosi, alte montagne, boschi innevati e spazi naturali privi di figure umane: solo luce e ombra.
Per Serse, la grafite “permette sia di compiere il gesto tautologico del disegno, sia di realizzare un’opera che non mente sulla sua natura di puro disegno”.
Nella mostra di Brescia l’artista propone una selezione di nuove opere dedicate ai riflessi d’acqua e di pietre dure.
L’acqua di Serse è sempre increspata, i suoi cieli sono animati dalle nuvole che filtrano i raggi del sole, anche i suoi cristalli risultano dall’intreccio di forme geometriche dalla diversa consistenza e opacità.
Sono attimi di natura, momenti improvvisi che sembrano destinati a sparire e modificarsi nel giro di un istante.
L’artista ha insistito per giorni sul loro aspetto, fissando un’immagine che paradossalmente sembra sfuggire al nostro sguardo.
Ha risolto con pazienza tutti gli imprevisti che riserva la materia e con pazienza ha costruito una figura in cui tutto il tempo speso sembra risolversi in un secondo.
Relazione complessa, quella tra Serse e i suoi quadri – ma quella che noi ci troviamo a vivere difronte ad essi – fatta di spazio e tempo, che l’artista da sempre cerca di dominare e noi di interpretare, facendoci guidare dal suo gesto.