Francesco del Cossa, uno dei più raffinati interpreti della scuola ferrarese del XV secolo in mostra per la riapertura di Palazzo Schifanoia
Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi
Dopo il terremoto del 2012, i restauri architettonici dedicati al miglioramento strutturale antisismico e l’emergenza da Covid-19, il 2 giugno ha riaperto finalmente una prima porzione dell’antico prezioso Palazzo.
La riapertura offre al visitatore l’opportunità di ammirare una dei palazzi più importanti di Ferrara con una mostra raffinata, piacevole ma anche e rigorosamente
Scientifica concentrata su un protagonista del Rinascimento ferrarese.
Francesco del Cossa (Ferrara 1436 -Bologna1478) è stato infatti, con Cosmè Tura ed Ercole de’ Roberti ,uno dei pittori più importanti della scuola ferrarese del XV secolo.
Testimonianza eccezionale della magnificenza della corte degli Estensi, Schifanoia deve la sua fama al marchese e poi duca Borso che plasmò l’edificio a sua immagine e somiglianza.
Fulcro del percorso espositivo è il simbolo di tutto questo: il magnifico Salone dei Mesi, fatto decorare dal principe estense intorno al 1469 per celebrare la sua azione di governo.
Una miscela di sapienza antica, astrologia e pragmatismo politico elaborata da Pellegrino Prisciani, astrologo e bibliotecario di corte, per esaltare l’età dell’oro che la città visse nei vent’anni di potere borsiano, dal 1450 al 1471.
In questa straordinaria impresa collettiva, svetta il genio pittorico di Francesco del Cossa capace di realizzare un’abbagliante traduzione visiva delle aspirazioni ducali .
In particolare i mesi di Marzo, Aprile e, parzialmente, Maggio, si pongono come il vertice espressivo assoluto del Salone.
Accanto a Cossa, che realizzerà un simile capolavoro non senza contrasti con il committente, altri maestri, tra i quali emerge il genio furente del giovanissimo Ercole de’ Roberti.
Palazzo Schifanoia riapre al pubblico attivando tutte le misure di prevenzione per il contrasto alla diffusione del Covid-19: l’ingresso al museo è contingentato e sarà consentito ad un massimo di 15 visitatori ogni 30 minuti.
La prenotazione è fortemente consigliata: https://prenotazionemusei.comune.fe.it/