Scenari dell’Arte Povera

- DATA INIZIO: 10/12/2022

- DATA FINE: 20/02/2023

- LUOGO: CHIARI (Brescia) – Galleria l’incontro

- INDIRIZZO: via XXVI Aprile, 38

- TEL: +39.333.4755164 / +39.030.712537

Otto dei principali protagonisti del movimento artistico tutto italiano dell’Arte Povera in mostra a Chieri.

Scenari dell’Arte Povera

 

 

CHIARI (Brescia) – Galleria l’incontro via XXVI Aprile, 38

Dal 10/12/2022 al 20/02/2023

La Galleria d’arte moderna e contemporanea L’incontro viene inaugurata nel 1974 come espressione della forte passione artistica che accomuna Antonietta Bettini e la figlia Erminia Colossi.

Dal 10 dicembre 2022, la Galleria presenta la mostra dal titolo “Scenari dell’Arte Povera” che annovera otto artisti che sono i fondatori del movimento che il critico Germano Celant definì “Arte Povera”.

Gli artisti sono:

Alighiero Boetti, (Torino 1940 – Roma 1994), artista concettuale, che ha utilizzato diverse tecniche per realizzare le sue opere, alcune molto manuali come il ricamo oppure il collage. Ha inoltre realizzato più versioni di uno stesso soggetto, producendole in numero piuttosto consistente.

E’stato uno degli artisti più apprezzati del secondo novecento.

Pier Paolo Calzolari (Bologna 1943), dalla metà degli anni 1960 ha lavorato con materiali effimeri, precari (legni, stagnola, rottami, detriti, oggetti quotidiani), inusuali (tubo al neon, strutture ghiaccianti), accompagnando con scritte le sue installazioni, intese come luogo di trasformazione e di incontro.

Piero Gilardi (Torino 1942), non è solo artista, ma anche attivista, critico, teorico, che pone al centro della sua ricerca la relazione tra uomo e natura, con uno sguardo profondamente calato nella società.

Jannis Kounellis (Grecia 1936 -Roma 2017), artista di origine greca ma naturalizzato italiano ha mostrato nel suo lavoro un’urgenza comunicativa molto forte che lo ha portato al rifiuto di prospettive individualistiche, estetizzanti e decadenti e all’esaltazione del valore pubblico, collettivo del linguaggio artistico.

Mario Merz (Milano 1925 – 2013) si inserisce nella scia di artisti italiani suoi contemporanei, attivi tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, che contribuiscono al diffondersi di nuove tendenze e sperimentazioni nell’arte, iniziando dalla classica opera dipinta su tela per poi giungere alle installazioni, come i tubi al neon o i famosi Igloo degli anni Sessanta, apparentemente semplici ma recanti in realtà alcuni messaggi e riflessioni filosofiche.

Giulio Paolini (Genova 1940), uno degli artisti italiani più noti ed affermati a livello internazionale e terzo italiano a vincere nel 2022 il prestigioso Premium imperiale per l’arte.

Attraverso la continua sperimentazione di tecniche e materiali Paolini ha sviluppato una personale riflessione dialettica sull’arte, con particolare attenzione al rapporto fra artista e spettatore.

Michelangelo Pistoletto (Biella 1933), ricerca un’arte aperta al dialogo e allo scambio.

La sua intera opera, dai quadri specchianti all’installazione del Terzo Paradiso, si presenta come una ricerca in continua evoluzione ed espansione, intesa a ripristinare il contatto tra l’esperienza artistica e il mondo esterno.

Gilberto Zorio (Andorno-Biella 1944) ha indirizzato la propria ricerca in direzione di una processualità che rende continuamente mutevole ciascuna opera. Predisponendo reazioni chimiche o fisiche, l’artista immette i propri lavori all’interno di un ciclo vitale, di fronte al quale egli per primo si pone come spettatore.

 

 

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 10.00 – 12.00 / 15.30 -19.00
  • Domenica su appuntamento

INFO

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