Crateri, abissi, ammassi di materia, cavità illuminata sono i motivi costanti della produzione artistica di Sarah Kogan
Sarah Kogan: Take me to the Light
Fondata nel 1986, la Karsten Schubert London ha sostenuto per oltre trent’anni artisti contemporanei internazionali, con un’attenzione particolare agli artisti del Regno Unito.
Tra gli artisti seguiti c’è anche l’artista astratta britannica Sarah Kogan, di cui è allestita nelle sede di Londra la mostra Take me to the Light, proposta nella piattaforma online Viewing Room fino al 5 marzo 2021.
La ricerca artistica attuale di Sarah Kogan ruota attorno a idee di paesaggio, astrazione e memoria.
Il contenuto emotivo del lavoro include implicazioni di morte o perdita, con argomenti legati a immagini di guerra, spazio astratto o una nozione psicologica più interna di luogo.
Ci sono nelle sue opere dei motivi ripetuti come cratere, ammasso, abisso o cavità illuminata, sono opere che nel loro complesso emanano un senso di ambiguità e incertezza.
Inoltre, la materialità delle vernici e il modo in cui vengono applicate nonché la presenza costante di linee e forme circolari usa diventano strumenti per esprimere e trasmettere nel visitatore sensazioni di romanticismo e atmosfere di trascendenza e sublime.
Questa mostra presenta anche tre nuovi dipinti, realizzati durante la condizione di isolamento causato dalla Pandemia in atto,
Essi ricordano l’alternanza di fili narrativi tra letteratura e mitologia, da un lato, e vita reale che dall’altro.
Situazioni che hanno svolto un ruolo importante nel formare temi e preoccupazioni dell’artista per tutta la vita.
Queste narrazioni seminali sono infatti sempre presenti nel suo lavoro, emergono in luoghi e astrazioni inaspettati, che riportano a immagini presenti attorno a noi ma fuori dalla portata della nostra consapevolezza.
La scelta della piattaforma online nasce dalla volontà della Galleria di garantire al suo pubblico e ai collezionisti eventualmente interessati la possibilità di accedere alla mostra , osservando e ingrandendo le immagini delle opere secondo l’interesse di ciascuno.