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ToggleSandro Chia, tra i fondatori del movimento italiano della Transavanguardia, è un protagonista indiscusso della storia dell’Arte contemporanea
Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce ospita la mostra SANDRO CHIA. I due pittori. Opere su carta 1989-2017

La Fondazione Biscozzi Rimbaud inaugurata nel 2021 ha sede in uno spazio espositivo su due livelli di un palazzo recuperato e ristrutturato, nel centro di Lecce.
La fondazione cura e promuove la collezione raccolta dalla coppia di collezionisti Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud in oltre quarant’anni di acquisizioni che documentano una parte importante dell’arte italiana e internazionale del Novecento, con speciale riferimento al periodo 1950-1980.
La collezione, che nel tempo è stata incrementata con ulteriori acquisizioni, comprende numerosi pezzi tra cui dipinti, sculture e opere grafiche e spesso realizza esposizioni dedicate alle arti visive contemporanee.
La Fondazione infatti allestisce periodicamente importanti mostre temporanee di arte del XX e XXI secolo.
Dal 22 febbraio 2025 lo spazio espositivo della Fondazione ospita la mostra Sandro Chia..I due pittori. Opere su carta 1999-2017 a cura di Lorenzo Madaro.
Protagonista della storia dell’arte contemporanea, Sandro Chia (Firenze, 1946) è stato tra i fondatori della Transavanguardia, il movimento teorizzato dal critico Achille Bonito Oliva sul finire degli anni Settanta.
Il titolo della mostra, che richiama il titolo della storica opera di Chia Due pittori al lavoro, è un chiaro riferimento alla natura dell’impegno di Chia, sempre orientato da un lato verso un avanzamento del lessico espressivo e dall’altro verso un rimaneggiamento costante e ossessivo delle immagini provenienti dalla storia dell’arte.
La sua produzione artistica è infatti densa di riferimenti alla storia dell’arte, ma anche di visioni ironiche e beffarde, oscillazioni tra corpi, simboli e allegorie dell’arte e della vita.
La mostra, che propone una ricognizione sistematica della sua produzione su carta con ben cento opere esposte, vuole essere un vero e proprio viaggio nel suo archivio intimo di immagini che l’hanno reso un maestro riconosciuto della pittura.

La mostra è parte integrante di un lavoro di ricognizione sugli anni Ottanta in Italia avviato dal curatore Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di belle arti di Brera di Milano e membro del Comitato scientifico della Fondazione.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo (Dario Cimorelli Editore) che accoglie il saggio del curatore, le fotografie delle opere in mostra, materiali d’archivio e una densa sezione di apparati scientifici biografici, bibliografici ed espositivi dell’artista redatti da Simone Melis, assistente curatore della mostra.
La mostra è organizzata con il supporto di Galleria Mazzoli, Modena.