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ToggleSANDRO CHIA. Attraverso il fuoco, dentro il segno
La Galleria d’Arte Maggiore gam di Bologna ospita nella sua sede espositiva un omaggio a Sandro Chia (Firenze 1946) , tra i più influenti interpreti della Transavanguardia.
La mostra SANDRO CHIA. Attraverso il fuoco, dentro il segno è composta da una selezione di opere in ceramica esposte per la prima volta nella mostra “Sandro Chia. Ceramica vs Disegno 1:0“.
Esposizione tenutasi al MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza nel 2011, alle quali si affiancano dipinti ad olio di grande dimensione.
Un percorso espositivo che testimonia la versatilità tecnica dell’artista, unita ad un’innegabile padronanza dei materiali e la sua capacità di far dialogare tra loro con successo mondi opposti per materiale, tecnica, registro e soggetto.
Le opere selezionate offrono un interessante punto di vista per approfondire la peculiarità di Sandro Chia nel solco del noto movimento della Transavanguardia.
Nata negli anni Ottanta e teorizzata da Achille Bonito Oliva, questa corrente artistica si poneva come obiettivo quello di sedurre lo sguardo del pubblico ad una ritrovata formalità, figlia di una tradizione tipicamente italiana.
Un movimento che prendendo le distanze dagli astrattismi che avevano dominato la scena dei decenni precedenti.

Foto: Matteo Monti. Courtesy Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. Bologna, Venezia, Paris
Sposando questi intenti, Chia si distingue per la spiccata apertura alla contaminazione tra linguaggi differenti e per la predisposizione al dialogo tra diverse tecniche pittoriche e scultoree.
Proprio per celebrare questa distintiva attitudine alla sperimentazione, la mostra a Bologna, alla Galleria d’Arte Maggiore gam, si sofferma su due poli complementari della sua ricerca, pittura e ceramica.
Cornici, mappamondi e teste di gorilla realizzati presso la storica Bottega Gatti di Faenza popolano le sale della galleria con un ventaglio di soggetti che attingono in modo equo dalla cultura alta a quella bassa, popolare.
Tra queste, le cornici sono sicuramente le opere che offrono in modo più diretto l’occasione di dialogo tra le due diverse tecniche. L’opera, infatti, è composta non solo dalla parte in ceramica, ma anche dal lavoro su carta che l’artista ha posizionato all’interno della cornice stessa.
Una combinazione che diventa un vero e proprio scontro tra Titani, con la ceramica che resiste al fuoco ed è virtualmente indistruttibile e il disegno su carta, che teme perfino la luce, nell’acqua si spappola mentre il fuoco lo incenerisce.
Ci sono poi le grandi tele che completano la mostra, come Catching the stars e Happy Birthday (entrambe del 2011), selezionate per la qualità pittorica in cui si rivedono tutte le caratteristiche dell’opera matura di Chia. In queste si ritrovano personaggi corpulenti, solitari e centrali, si fanno protagonisti su scala monumentale di scene atemporali rese con colori vividi e intensi, in bilico tra quotidianità ed eroismo.
La mostra a Bologna restituisce così un ritratto sfaccettato dell’artista, evidenziandone l’eclettismo e la capacità di mettere in luce le rispettive forze e fragilità dei diversi mezzi espressivi.
ORARI DI APERTURA
Lunedì > venerdì 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.30
Sabato su appuntamento
INFO
https://www.maggioregam.com/exhibitions/
+ 39 051 235843
CATEGORIA
Arte contemporanea – Personale