L’artista autodidatta Samo si esprime con una poetica creativa semplice infantile e al tempo stesso astratta.
Samo: U la la!
La City Art Gallery Ljubljana è uno dei principali centri culturali specializzati nell’ospitare progetti di arte contemporanea della Slovenia.
Con le sue operazioni e i suoi programmi la galleria concorre attivamente allo sviluppo e alla divulgazione della produzione artistica locale e internazionale.
La ricca storia espositiva si conferma anche nel 2021 con la mostra dedicata all’artista autodidatta Samo, la cui produzione artistica nasce da una reazione personale, degenerata in azione artistica, da un punto di vista soggettivo.
Da non confondere con il più famoso Jean-Michel Basquiat, che nella prima fase da street artist era noto con il nome Samo, l’artista in mostra, del cui profilo si hanno poche notizie, crea sinceramente e senza riserve un linguaggio artistico distinguibile, che attraverso molte opere d’arte parla alle persone con la sua storia d’arte semplice, reale e direttamente disegnata.
La mostra è la presentazione più completa finora delle opere del pittore.
L’artista esibisce tutti gli elementi essenziali della sua poetica creativa, che si potrebbe definire solennemente umoristicamente infantilismo ortodosso, espressionismo imbecille ed edonismo astratto.
Le sue opere d’arte si basano distintamente su tratti o linee lineari, sull’insolita forma e colore come materia connettiva.
La sua comunicazione artistica è diretta e vivace, egli infatti sfida ripetutamente il linguaggio artistico, cercando nuove possibilità per la sua espressione, come portatori di immagini, cioè materiali.
Prende quest’ultimo principalmente dal suo ambiente – i materiali già usati, che traduce ingegnosamente nelle belle arti.
L’artista utilizza legno, cartone e carta, e da poco anche forex, come base materiale, come è sua abitudine fin dai primi giorni della sua creazione.
In particolare, legno e cartone rimangono per lui i portatori essenziali e più forti, nei quali trafigge, scolpisce e accende, o dipinge le sue esperienze, ossessioni e invenzioni.
E poiché l’autore ama interagire con lo spazio, ha deciso di portare alla luce dal ricco tesoro delle sue opere alcuni manufatti polverosi, umoristici, ma anche molto solenni creati negli ultimi trent’anni.
È anche un creatore con una risposta critica distinta e forte ai problemi sociali contemporanei, poiché descrive storie oscure attraverso immagini artistiche, che, come mostrano gli eventi attuali, si realizzano come un male moderno necessario, divorando tutti e la loro essenza di esistenza in generale.