Multiforme artista visiva, Sadie Benning affronta temi della condizione femminile nelle sue molteplici faccettature.
SADIE BENNING. The simplicity of now
Dal 10 dicembre 2020 la galleria Kaufmann Repetto presenta nella sua sede milanese
Una mostra dell’artista americana Sadie Benning nata nel 1973 seconda mostra con la Galleria.
Sadie Benning, noto al pubblico a partire degli anni ’90 per i suoi primi lavori in . video, Lei conosce a fondo il linguaggio dell’immagine in movimento, e fa ricorso alle tecniche descritte da michelangelo antonioni nell’omonimo film “blow up” del 1966.
Il film era incentrato sui temi della percezione e dell’ambiguità.
In questo film iconico, basato su un racconto di julio cortuzar, un fotografo fa delle inattese scoperte mentre rivede i negativi in camera oscura. l’atto di guardare da vicino o di ingrandire l’immagine – blow up – rivela indizi di un potenziale crimine e alla fine costringe il protagonista a mettere in discussione la realtà stessa.
La maggior parte dei cortometraggi di Benning combinava performance, narrativa sperimentale, scrittura a mano e musica ritagliata per esplorare, tra gli altri argomenti, il genere e la sessualità.
i dodici dipinti comprendenti ingrandimenti possono assomigliare a cellule al microscopio, qualcosa di abbastanza vivo.
Sono dipinti che si possono ammirare solo sa lontano; da vicino infatti l’occhio vede solo i segni più che l’immagine stessa – e i segni trattengono l’energia della persona che li ha creati, senti la loro mano.
E’ molto intimo, sporgersi per vedere, anche un po ‘proibito: nei musei ti viene spesso sgridato per esserti avvicinato troppo a un dipinto.