Due artisti diversi per sesso, età e stile si confrontano in opere ispirate al fascino del mondo antico, romano per Eleanor Antin, greco per Giorgio de Chirico.

Roman Allegories & Greek Mythologies

ROMA – Richard Saltoun gallery Via Margutta 48 a/b

Dal 10/01 al 15/02/2023

Dal 10 gennaio 2023 la galleria Richard Saltoun presenta nella sede romana di via Margutta Roman Allegories & Greek Mythologies, una mostra che presenta due serie fondamentali di opere: Roman Allegories, della pionieristica artista femminista americana Eleanor Antin (1935) e Mitologie, del padre della metafisica italiana Giorgio de Chirico (1888 – 1978).

Anche se in tempi e con modi diversi entrambi gli artisti mostrano l’influenza del mondo antico nel loro lavoro e il fascino della classicità che mette in evidenza la loro capacità di trasformare le narrazioni esistenti in nuovi mondi e storie con diversi livelli di significato.

Attiva dall’inizio degli anni ’60, Eleanor Antin è considerata una delle artiste femministe e concettuali più influenti di oggi. Le sue opere, sebbene caratterizzate da una caratteristica arguzia e umorismo, affrontano questioni serie, spesso oscure, riflettendo sulla politica contemporanea, le questioni ambientali e l’identità.

L’opera presente in mostra di Antin, Roman Allegories, include 12 fotografie messe in scena, riccamente saturate e di dimensioni fino a 3 metri, in cui attori cenciosi in costumi romani vagano tra le presunte rovine dell’Impero Romano.

Attraverso l’allegoria e la satira, le fotografie rivelano il malinconico senso di perdita provato dai personaggi che vivono in un impero in declino mentre situano le loro azioni ed eventi nel mondo contemporaneo.

Nei lavori di Antin i personaggi femminili raffigurati si godono apertamente la loro partecipazione a scene di eccitazione baccanale.

L’artista continua a riconoscere, tuttavia, l’inevitabile trappola che attende queste donne.

De Chirico ha dipinto misteriosi paesaggi onirici di piazze e portici classici popolati da manichini spettrali, che trasudano un senso di malinconia con la loro prospettiva distorta e ombre lunghe e minacciose.

Il movimento artistico della Metafisica da lui fondato ha affascinato l’avanguardia francese ispirando anche i surrealisti Magritte e Dalì.

In Greek Mythologies egli rappresenta l’immaginario che attinge alla filosofia e alla mitologia del suo luogo di origine, la Grecia.

In galleria è presente con un portfolio di 10 litografie in cui statue greche, centauri, mostri marini e l’artista stesso vagano in un mondo puramente teorico.