Rodolfo Aricò è stato uno dei protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento e, con le sue tele sagomate, pone l’accento sul paradosso della geometria come strumento di rappresentazione.
RODOLFO ARICÒ: l’immagine dissonante
La galleria A arte Invernizzi ha inaugurato giovedì 15 settembre 2022 la mostra Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante, a cura di Francesca Pola, in cui vengono presentate opere rappresentative degli anni Sessanta e degli anni Ottanta.
Rodolfo Aricò (Milano 1930-2002), protagonista dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo, dalla metà degli anni ‘60 con le sue tele sagomate pone l’accento sul paradosso della geometria come strumento di rappresentazione, per farne luogo di successione temporale e apertura relazionale.
Sono gli anni della sua affermazione nel mondo dell’arte con alcune mostre importanti in Italia e all’estero e due partecipazioni alla Biennale di Venezia 1964 e 1968, alle quali ne seguiranno altre negli anni Ottanta.
Le opere degli anni ‘70 vedono concentrarsi la riflessione sulla reinterpretazione della sua visione umanistica della storia dell’arte e degli archetipi dell’architettura, espressa in una sottile pittura a spruzzo, con vari strati sovrapposti di gocce di colore che creano un risultato finale di monocromia.
In una pittura stratificata sia a livello strutturale che cromatico, come in una spinta che continuamente preme sui margini, le sue immagini vivono di una esattezza instabile, dove il colore è sentimento di conoscenza dello spazio, in una tensione continua tra superficie e profondità.
Le sue opere presentano una immagine dissonante, in cui l’essenzialità monocroma è continuamente problematizzata da dinamiche strutturanti e da mescolanze percettive.
Mettendo a confronto le opere geometriche della seconda metà degli anni Sessanta e i lavori dalle stesure e superfici irregolari degli anni Ottanta, la mostra permette di riconoscere la continuità di alcune coordinate fondanti le dissonanze di relazione tra geometria e struttura e il rapporto tra colore e luce.
In occasione della mostra è stata pubblicata una monografia che intende offrire una visione complessiva del lavoro dell’artista in chiave internazionale con immagini di opere, fotografie storiche e documenti, una selezione di scritti d’artista e testi critici che ne hanno punteggiato il percorso.