L’impressionante avanzamento tecnologico in una mostra che porta con sé interrogativi etici, sociali e culturali di primaria importanza per l’umanità
ROBOT. The human projiect
Il progetto di un Museo delle Culture con vocazione interculturale dedicato alle diverse testimonianze e culture del Mondo nasce negli anni Novanta del XX secolo. Dopo trent’anni lo scenario socio-economico del mondo è molto diverso, per cui le attività del museo sono state ripensate alla luce della complessità della contemporaneità.
In questo nuovo contesto di programmazione culturale del Museo si colloca la mostra ROBOT. The human projiect che sarà aperta a fine novembre negli spazi di archeologia industriale che ospitano il MUDEC a Milano
Una mostra che porta con sé interrogativi etici, sociali e culturali di primaria importanza per l’umanità, interrogativi che richiedono non poche riflessioni.
Il percorso espositivo racconta la relazione tra l’essere umano e il suo doppio, svelando al pubblico i risultati finora raggiunti, gli straordinari sviluppi tecnologici e le frontiere della robotica e della bionica contemporanea.
Dai primi congegni meccanici dell’antica Grecia alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, l’uomo è sempre stato attratto dall’idea di creare un proprio simile artificiale.
La mostra intende accompagnare il visitatore lungo un cammino di evoluzione che evidenzia l’impressionante avanzamento tecnologico in questi campi, le prospettive aperte ma anche tutte le possibili implicazioni nei rapporti dell’uomo con sé, con gli altri e con la natura.
Viene offerta una chiave di lettura per il futuro, con un approccio immersivo dal respiro tecnico-scientifico, antropologico e artistico che svela come l’interazione tra uomo e macchina sia sempre più reale.
La qualità scientifica dell’esposizione è assicurata dalla prestigiosa collaborazione con principali istituti di ricerca come l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova.