Le opere dell’artista filosofo Roberto Ciaccio in dialogo con le collezioni permanenti del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
ROBERTO CIACCIO – La voce dei metalli
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (allora Tecnica) “Leonardo da Vinci” nasce il 15 febbraio 1953.
ll Museo è gestito dalla Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, istituita con legge statale nel 1999.
E’ il più grande museo scientifico e tecnologico in Italia e uno dei quattro principali in Europa (con il Science Museum di Londra, il Deutsches Museum di Monaco di Baviera, Universcience di Parigi).
Oltre ad offrire al pubblico le ricche collezioni permanenti, il Museo ospita anche esposizioni temporanee.
Fino al 19 maggio ospita una mostra personale di Roberto Ciaccio (Roma 1951-Milano 2014)
Artista multidisciplinare rivolge la sua attenzione anche ai temi della filosofia, della musica, dell’architettura.
Il suo lavoro si realizza attraverso modalità tecniche differenti: grandi opere su metallo, dipinti a olio, grandi opere a collage su carta (studi), monoprints e incisioni.
lunghi tempi di realizzazione delle opere evidenziano un percorso artistico profondamente concettuale che lo porta ad esiti di pura astrazione.
Luce, tempo, traccia, memoria sono dimensioni costitutive della sua poetica.
La mostra di Milano si concentra sulla realizzazione di opere su metallo dell’artista.
Queste opere sono lastre di metalli diversi (ferro, rame, alluminio, zinco) che, con la loro fisicità e cromia, instaurano luminose corrispondenze con gli ambienti del Museo.
In sintonia con l’ambiente che le ospitano le sue opere creano una sottile trama di rimandi materici e assonanze musicali tra opere d’arte e oggetti della tecnica.