In mostra a Milano una mostra in omaggio ai 110 anni della nascita del maestro del fotogiornalismo Robert Capa, certamente uno dei più straordinari fotografi di guerra.
ROBERT CAPA. Nella storia
MILANO – Museo delle Culture/MUDEC Via Tortona, 56
Dal 11/11/2022 al 19/03/2023
Il Museo delle Culture/MUDEC di Milano è un centro dedicato alla ricerca interdisciplinare sulle culture del mondo, dove a partire dalle collezioni etnografiche e in collaborazione con le nostre comunità, si intende costruire un luogo di dialogo attorno ai temi della contemporaneità attraverso le arti visive, performative e sonore, il design e il costume.
In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913) Il MUDEC vuol rendere omaggio al grande fotografo ungherese, maestro del fotogiornalismo contemporaneo, con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.
Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum.
I più importanti reportage realizzati da Robert Capa vengono raccontati in sette sezioni:
gli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936),
la guerra civile spagnola, dove scatto’ la foto del miliziano colpito a morte che lo ha fatto conoscere al mondo (1936-1939),
l’invasione giapponese in Cina (1938),
la Seconda guerra mondiale (1941-1945),
il reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947),
la nascita di Israele (1948-1950),
l’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954) dove Robert ha trovato la morte saltando su una mina.
Nei suoi vent’anni di carriera ha raccontato la storia restando sempre fedele al suo celebre aforisma: “se le tue foto non sono abbastanza buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino”.
Convinzione che gli ha permesso di realizzare scatti incredibili per dinamicità, forza propulsiva e impatto comunicativo, ma che lo ha anche portato alla morte prematura.
Sono presenti in mostra anche alcuni ritratti scelti per ricordare al pubblico i volti della Storia, come quello di Trockij ardente oratore, di Picasso, fotografato nel suo studio di Parigi e dell’amico Steinbeck con cui intraprese il viaggio oltre la cortina di ferro, nel ’47.