Ritorna ad Aosta la grande scultura con la presenza della figurazione nella scultura italiana
Ritornanti. Presenza della figurazione nella scultura italiana
Il castello Gamba è un grandioso palazzo in pietra costruito all’inizio del Novecento nello stile del Seicento.
Acquistato nel 1982 dalla regione Autonoma Valle d’Aosta, l’edificio è stato ristrutturato e destinato a Museo.
Oltre alla collezione permanente con opere di maestri dell’Ottocento e del Novecento, il Museo propone mostre temporanee.
Fino al 27 settembre una mostra propone una riflessione sulla presenza italiana nella scultura del XX secolo con attenzione particolare al tema della figurazione.
La parola Ritornanti , presente nel titolo , vuol significare il ritorno degli scultori italiani e il rapporto tra i maestri del Novecento e gli artisti delle ultime generazioni.
In mostra ci saranno opere di Arturo Martini, Francesco Messina, Giuseppe Maraniello, Giuliano Vangi, Luciano Minguzzi, Paolo Delle Monache e Giacomo Manzù.
In oltre trenta sculture si percorre lo sviluppo dell’arte plastica del Novecento , dalle sperimentazioni del dopoguerra alle più recenti produzioni.
In questo percorso espositivo emerge che il tema della figurazione sembra attraversare i tempi e, seppure a volte relegata a un ruolo marginale, sotto la spinta dell’astrazione e del concettuale, riemerge, periodicamente, ogni volta in nuove ricerche.
Inoltre, una sezione della mostra è dedicata ad Aron Demetz, artista contemporaneo nonché uno dei più noti esponenti della giovane generazione di artisti della Val Gardena che reinterpreta la tradizione della scultura in legno attraverso un linguaggio figurativo contemporaneo
La mostra si completa poi con dodici tavole di Mimmo Paladino dedicate a Pinocchio e una mostra fotografica sul tema della scultura curata da Carola Allemandi.