Figlio d’arte Riccardo Moncalvo si avvicina alla fotografia appena tredicenne seguendo le orme del padre titolare dell’atelier di Fotografia Artistica e Industriale
CAMERA Torino ospita la mostra fotografica Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990, aperta fino al 6 aprile

Dopo le mostre dedicate a grandi maestri della fotografia italiana e internazionale come Tina Modotti e Mimmo Jodice, CAMERA inaugura la prossima stagione espositiva con due mostre che apriranno contemporaneamente al pubblico il 14 febbraio.
Assieme alla mostra Henri Cartier-Bresson e l’Italia, si inaugura infatti negli spazi di Project Room di Camera la mostra Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990.
Nato a Torino nel 1915 Riccardo Moncalvo Inizia a fotografare appena tredicenne, nel 1928, seguendo le orme del padre Carlo Emilio titolare dal 1925 dell’atelier di Fotografia Artistica e Industriale.
Fin dal 1930 è socio della “Società Fotografica Subalpina”.
Negli anni tra le due guerre, sue fotografie vengono pubblicate sugli annuari Luci ed Ombre, punto di riferimento della più avanzata ricerca fotografica in Italia:
Moncalvo evidenzia nelle sue immagini un occhio “nuovo” che, pur legato ad un’espressione romantica, tende alla geometria essenziale del segno.
E’ tra i primi a realizzare in Italia stampe fotografiche a colori professionali.
Storica la sua collaborazione con l‘architetto Carlo Mollino.
Partecipa con successo a concorsi di tutto il mondo e nel 1988, è nominato Maestro della Fotografia Italiana dalla FIAF/ Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.
La mostra di Torino presenta 70 stampe vintage, provenienti dall’Archivio Riccardo Moncalvo e da collezioni private, in bianco e nero e a colori, che ripercorrono quasi 60 anni di storia.
La mostra e il relativo catalogo sono a cura di Barbara Bergaglio con testi di Walter Guadagnini e Andrea Tinterri.