REGINA DELLA SCULTURA

La prima retrospettiva in un museo italiano dedicata a Regina Cassolo Bracchi

- DATA FINE: 29/08/2021

- LUOGO: BERGAMO - GAMeC

- INDIRIZZO: Via San Tommaso 53 – 24121 Bergamo

- TEL: +39 035 270272

La prima retrospettiva in un museo italiano dedicata a Regina Cassolo Bracchi

REGINA DELLA SCULTURA

 

 

La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea/ GAMeC di Bergamo è stata inaugurata nel 1991.

Modello virtuoso di gestione condivisa pubblico-privato, il museo si trova di fronte all’edificio neoclassico che ospita l’Accademia Carrara, negli spazi un tempo occupati dal quattrocentesco Monastero delle Dimesse e delle Servite.

Il restauro, con organizzazione degli spazi a fini espositivi,. è stato affidato alla fine degli anni Novanta allo Studio Gregotti Associati International.

La GAMeC è inoltre promotrice e fondatrice di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e collabora attivamente con musei e centri d’arte contemporanea nazionali e internazionali.

Pur con le difficoltà che ancora il Paese sta vivendo a causa della pandemia nel 2021, GAMeC ha presentato un ricco programma di mostre.

Rimane aperta fino al 29 agosto, in tempo per rendere plausibile la visita di persona in questo periodo di pandemia, la grande retrospettiva dedicata a Regina Cassolo Bracchi (Mede, 1894 – Milano, 1974), in arte Regina.

La mostra nasce a seguito dell’acquisizione da parte della GAMeC e del Centre Pompidou di Parigi di un importante nucleo di opere dell’artista.

La stessa prestigiosa Istituzione parigina organizza in contemporanea una mostra Women in Abstraction: Another History of Abstraction in the 20th Century, all’interno della quale una particolare attenzione è rivolta anche all’opera di regina.

L’esposizione della GAMeC presenta la riflessione formale di una personalità unica, di grande fascino, rimasta a torto ai margini della storia e riscoperta adesso quale figura complessa e sperimentatrice, versatile e poetica.

Certamente Regina può essere considerata la prima donna dell’avanguardia italiana impegnata nell’evoluzione del linguaggio stesso della scultura in direzione audace e sperimentale

Alluminio, filo di ferro, latta, stagno, carta vetrata furono i mezzi privilegiati di una continua e inesausta indagine compositiva ed espressiva.

Fu tra i primi in Europa, ad usare il plexiglas come materiale scultoreo.

Nel suo lungo percorso di ricerca abbracciò inizialmente, i modi del Futurismo (firmò il Manifesto tecnico dell’aeroplastica futurista nel 1934) e poi quelli del MAC, il Movimento arte concreta nato a Milano nel 1948

ORARI DI APERTURA

  • mercoledì e giovedì, ore 15:00-20:30
  • venerdì, ore 10:00-20:30
  • lunedì, martedì, sabato e domenica chiuso
  • L’accesso è consentito nel rispetto delle norme anticovid vigenti al momento della visita.
  • Si consiglia di controllare nel sito o contattare per conferma di date, orari e modalità di accesso prima di programmare la visita.

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