Ray Johnson è stato un artista di rilievo e influente dell’estetica queer che, nella seconda metà del Novecento, ha attinto a immagini e problemi del mondo LGBT
RAY JOHNSON – What a dump
David Zwirner presente una mostra sull’artista americano Ray Johnson a cura di Jarrett Earnest, nella sede della galleria a West 19th Street – New York.
Ray Johnson (1927-1995) è stato una figura fondamentale della Pop Art negli anni ’50, uno dei primi concettualisti e un pioniere della mail art.
Il suo mezzo preferito era il collage, quella forma d’arte tipicamente del ventesimo secolo che riflette la crescente collisione di informazioni visive e verbali disparate che bombarda l’uomo moderno.
Integrando testi e immagini tratte da una molteplicità di fonti – dai mass media alle conversazioni telefoniche – la pratica innovativa di Johnson si è diffusa oltre i confini dell’espressione puramente visiva.
Organizzata in collaborazione con The Ray Johnson Estate, la mostra presenterà molte opere inedite dagli anni ’60 agli anni ’90, concentrandosi su Johnson come artista queer fondamentale e influente.
Ray Johnson: What A Dump è la prima mostra a metterlo in primo piano come artista queer, riunendo collage, disegni ed effimeri mai usciti prima da The Ray Johnson Estate.
Prestando attenzione al particolare argomento delle sue ossessioni in corso – dai poeti Arthur Rimbaud e Gertrude Stein alle star del cinema Shelley Duvall e River Phoenix – emerge un quadro più completo della sua complessa logica visiva, intrisa di drag, fan club adolescenti e SM.
Viste insieme, le opere in mostra portano a rivedere l’immagine di Johnson come figura solitaria che lavora in isolamento, situandolo invece al nesso di una rete di artisti d’avanguardia del suo tempo.