Artista indonesiana che con le sue opere cerca di rivelare strati di ricordi su cose del passato che si imprimono nel subconscio

Rangga Aputra. I colori dell’iride

Fondata a Milano nel 1992 la Galleria di Primo Marella, si è impegnata, da subito, nella promozione e documentazione di artisti emergenti e movimenti provenienti da diverse aree fuori dall’Europa attraverso l’organizzazione di mostre, pubblicazione di cataloghi e libri, con la collaborazione di curatori e critici locali.

Dalla fine degli anni ’90, il programma della galleria ha toccato diverse aree emergenti, dalla Cina alla Russia, all’India, al Sud Est Asiatico e all’Africa, sempre con il preciso scopo di essere all’avanguardia nella presentazione di una scena artistica così complessa e in costante sviluppo e di ottenere l’attenzione di musei, istituzioni e collezionisti.

Nel 2004 ha aperto una sede espositiva a Pechino.

Nella sede Milanese di viale Stevio,66 viene proposta, a partire dal 28 gennaio, una mostra personale di una giovane artista del SudEst Asiatico, Rangga Aputra.

Pittrice indonesiana, nata nel 1995, Rangga Aputra è un’artista emergente che si esprime con entusiasmo giovanile facendo uso di molti e vari strumenti e materiali nel suo lavoro di ricerca.

Già inserita in una visione internazionale dell’arte, la giovane Rangga guarda ad artisti che hanno segnato la contemporaneità come Anselm Kiefer, George Baselits, Basquiat, Jean de Buffett, Tapies e molti altri.

Nei suoi ultimi lavori ha creato bellissimi effetti con asfalto, vernici per auto, colori a olio e spray. Sebbene minimaliste, le sue opere presentano sfumature di profonda riflessione e trasmettono idee potenti.