RAFFAELLO e l’invenzione delle grottesche.

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- DATA FINE: 07/01/2022

- LUOGO: ROMA - Domus Aurea (Sala ottagonale)

- INDIRIZZO: Viale Serapide del parco di colle Oppio

In occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello, una mostra dedicata al tema delle grottesche propone un incontro del maestro urbinate con la Domus Aurea

RAFFAELLO e l’invenzione delle grottesche.

 

 

In occasione della riapertura al pubblico della Domus Aurea – con un rinnovato impianto di illuminazione che esalta spazi e apparati decorativi e con un nuovo ingresso per il pubblico – la residenza neroniana accoglie per la prima volta un’esposizione nella Sala Ottagona: “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”.

Pensata per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, l’eccezionale mostra immersiva è dedicata alla riscoperta della pittura antica, sepolta nelle “grotte” delle rovine dimenticate dell’immenso palazzo imperiale di Nerone.

Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520) è certamente uno dei più grandi maestri dell’arte di tutti i tempi: il suo genio ha lasciato un segno indelebile nel Rinascimento italiano e ha condizionato lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli successivi.

La sua vita fu breve e completamente dedicata all’arte; già a 17 anni, dopo essere stato allievo di Perugino, era maestro d’arte e in grado di gestire le prime importanti commissioni, trasformando la sua bottega in una un’impresa con decine di aiutanti, capace di produrre opere di ogni tipo.

Raffaello è morto a Roma il 6 aprile 1520 e i suoi resti riposano al Panteon.

La mostra alla Domus Aurea era stata programmata da marzo 2020 ma la Pandemia da Covid19 non ha permesso allora l’apertura e, dopo successivi rinvii, finalmente si è potuta inaugurare nel giugno 2021.

La mostra tratta del modo in cui le particolari decorazioni definite “grottesche” sono entrate nella storia dell’arte.

Si tratta di una storia che comincia intorno al 1480, quando alcuni pittori attivi a Roma (Pinturicchio, Filippino Lippi e Signorelli tra i primi) si calano nelle cavità del colle Oppio per ammirare le decorazioni pittoriche delle antiche abitazioni romane.

Entrano così, inconsapevoli, nell’immenso palazzo di Nerone, la Domus Aurea e al lume di candela ammirano le decorazioni che vengono definite per la prima volta nel 1496 “GROTTESCHE”.

Anche Raffaello scoprì la bellezza di quelle decorazioni e nel 1516 le ripropone prima nella “Stufetta del cardinal Bibbiena” e poi nelle decorazioni ed affreschi all’antica nelle logge vaticane.

Da allora è iniziata la secolare fortuna delle grottesche, in particolare nell’interpretazione fornita da Raffaello e dai suoi seguaci.

Una ricostruzione in scala 1:1 della stufetta all’interno della Domus Aurea è uno dei punti centrali della mostra.

ORARI

  • Lunedì > domenica 9.00 – 18.30
  • Nel rigoroso rispetto delle norme anticovid

INFO

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