Un modo diverso, meno nota di rappresentazione del paesaggio, come invito a riflettere sul rapporto uomo/natura.
RADICAL LANDSCAPES
Dal 5 maggio 2022 la sede di Liverpool della Tate gallery propone Radical Landscapes, un’importante mostra che esplora le nostre connessioni con i paesaggi rurali della Gran Bretagna.
Radical Landscapes presenta gli spazi rurali come luoghi di ispirazione e azione artistica e un cuore di idee di libertà, misticismo e ribellione.
Esplora come gli artisti hanno rivendicato il paesaggio come spazio per fare arte per tutti, oltre a portare alla luce come la campagna è stata plasmata dall’uomo e dall’uso della terra.
Sono proposte in mostra oltre 150 opere che espandono le tradizionali e pittoresche rappresentazioni del paesaggio, per rivelare storie mai raccontate del Novecento su temi come la violazione di domicilio, l’uso del suolo e l’emergenza climatica
Interessanti sono al riguardo opere come Back to the Fields del 2015 di Ruth Ewan, un’installazione di piante vive e la scultura al neon verde Cerne Abbas di Jeremy Deller, e pezzi famosi come Tacita Dean’s Majesty del 2006, Oceans Apart del 1989 di Ingrid Pollard e Apple Tree del 1962 di Anwar Jalal Shemza.
La mostra prenderà in considerazione in particolare l’impatto umano sul paesaggio e sugli ecosistemi, presentando opere che riflettono sul clima e sul suo impatto sul paesaggio, tra cui l’abbagliante Liquid Crystal Environment 1965/2005 di Gustav Metzger e il sun[set] del 2019di Yuri Pattison.
La mostra arriva in un momento in cui la pandemia di Covid-19 ha fatto rivedere e rivalutare il rapporto con il paesaggio e il profondo bisogno umano di entrare in comunione con la terra e la natura.