Rabbit Inhabits the Moon

- DATA INIZIO: 19/10/2024

- DATA FINE: 23/03/2025

- LUOGO: TORINO – Museo d’Arte Orientale (MAO)

- INDIRIZZO: Via San Domenico 11

- TEL: +39 0114436932

Mostra costruita attorno alla figura di Nam June Paik, l’artista coreano considerato pioniere e maestro internazionale della videoarte

Il Museo d’Arte Orientale di Torino ospita la mostra Rabbit Inhabits the Moon, aperta dal 19 ottobre al 23 marzo 2025

 

Il Museo d’Arte Orientale di Torino ospita la mostra Rabbit Inhabits the Moon, aperta dal 19 ottobre al 23 marzo 2025
Installation view
Fonte:https://www.maotorino.it/it/evento/the-rabbit-inhabits-the-moon/

 

In occasione del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia, il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta la mostra Rabbit Inhabits the Moon Il coniglio abita la luna, in partnership con il Nam June Paik Art Center (Yongin, Corea) e con la Fondazione Bonotto e con il supporto della Korea Foundation.

Il progetto espositivo è curato da Davide Quadrio, direttore del Museo, e Joanne Kim, critica e curatrice coreana, con Anna Musini e Francesca Filisetti.

L’esposizione si avvale della consulenza curatoriale e scientifica di Manuela Moscatiello (Chargée d’étude, Maison de Victor Hugo di Parigi), Kyoo Lee (curatore della sala dello sciamanesimo, professore di Filosofia alla City University di New York) e Patrizio Peterlini (Direttore della Fondazione Bonotto).

Rabbit Inhabits the Moon intende stimolare un dialogo dinamico che riflette l’evoluzione del paesaggio culturale e artistico dei due Paesi, in particolare rileggendo l’eredità di Nam June Paik e la sua influenza sulle generazioni contemporanee.

Nuove produzioni degli artisti coreani Kyuchul Ahn, Jesse Chun, Shiu Jin, Young-chul Kim, Dae-sup Kwon, Chan-Ho Park, Sunmin Park ed eobchae × Sungsil Ryu, nonché opere video e installazioni provenienti dalla collezione del Nam June Paik Art Center sono accostate a celebri opere di Paik – perlopiù in prestito dalla Fondazione Bonotto – e a preziosi manufatti tradizionali provenienti da prestigiose istituzioni, tra le quali il Musée Guimet – Musée national des Arts asiatiques, il Museo d’Arte Orientale “E. Chiossone” di Genova e il Museo delle Civiltà di Roma.

La mostra è costruita attorno alla figura di Nam June Paik (Seul, 1932 – Miami, 2006), artista centrale nel panorama culturale del XX e del XXI secolo e considerato uno dei pionieri della video arte.

Con una formazione da pianista e musicologo, nelle sue opere Paik pone l’accento sul progresso tecnologico utilizzando un linguaggio contaminato che, agli aspetti legati ai mass media e ai riti di una società capitalistica e commerciale di tipo occidentale, unisce i principi rituali legati alla poesia, alla musica e alla tradizione culturale e sciamanica coreana.

L’allestimento, accurato e immersivo, evidenzia la convivenza di simboli, tecniche, materiali e manifatture afferenti a epoche e ambiti geografici differenti, creando un itinerario privo di coordinate cronologiche fisse dove, come in una tessitura, i temi si muovono paralleli, si intersecano e riemergono ciclicamente.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > venerdì 10.00 – 18.00
  • Sabato e domenica 11.00 – 19.00

INFO

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