Quayola usa tecnologie avanzate per esplorarne la sostanza pittorica e produrre opere che esprimono la sua particolare visione estetica.
Quayola: Forces / Vectors / Chromia – Digital Storms and Expanding Motions
La galleria Marignana Arte nasce a Venezia nel 2013 da un progetto di Emanuela Fadalti e Matilde Cadenti.
Situata in un sestiere, quello di Dorsoduro, strategico per le arti del nostro tempo e considerato il cuore pulsante del contemporaneo a Venezia, la galleria si trova a pochi passi dalla Collezione Peggy Guggenheim, da Punta della Dogana e da Fondazione Vedova.
Dal 3 settembre la galleria aprirà le sue sale alla mostra di QUAYOLA dal titolo Forces / Vectors / Chromia – Digital Storms and Expanding Motions.
Nato a Roma nel 1982 Davide Quayola vive e lavora oggi prevalentemente a Londra.
E’ un artista e performer affermato a livello internazionale che, nella sua ricerca, si interroga sulle gerarchie tra ciò che è umano, naturale e tecnologico.
Il suo lavoro esplora nuove estetiche e visioni algoritmiche nate dal lavoro con i dispositivi tecnici che osservano e codificano il mondo.
Ci sono degli aspetti più tradizionali del suo lavoro, come l’idea di produrre opere d’arte che vengono vendute da gallerie o esposte in musei, ma anche degli aspetti legati a delle esperienze, come le installazioni, che a volte escono dai canoni e formati tradizionali, quindi più vicini a temi musicali e performance.
Egli usa tecnologie avanzate per esplorarne la sostanza pittorica.
Le serie di Storms sono dipinti digitali, eppure in continuità con la pittura dell’eredità storica.
I video ad altissima definizione dei mari in tempesta girati sulle coste della Cornovaglia vengono utilizzati come un set di dati da cui attingere per produrre i dipinti digitali.
Il video non è la matrice del dipinto, ma è il dato da esso dedotto: vettori e cromia, forze e intensità.