Protext! Quando il tessuto si fa manifesto

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- DATA FINE: 14/03/2021

- LUOGO: PRATO - Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci

- INDIRIZZO: Viale della Repubblica 277, Prato, Italy

- TEL: 39 0574 5317

Una mostra di giovani artiste che utilizzano tessuti variamente elaborati nelle loro produzione artistica

Protext! Quando il tessuto si fa manifesto

 

Güneş Terkol bandiera preparatoria per il workshop del Centro Pecci, 2020
Güneş Terkol bandiera preparatoria per il workshop del Centro Pecci, 2020

 

Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato è la prima istituzione italiana nata con l’obiettivo di presentare, collezionando e documentando le arti visive, il cinema, la musica, le arti dello spettacolo, l’architettura, il design, la moda e la letteratura, come espressioni del mondo contemporaneo.

La mostra Protext! Quando il tessuto si fa manifesto, aperta il 24 ottobre ma interrotta causa Covid19 ora è visitabile con le prescrizioni disposte dal Governo per la difesa dalla pandemia.

La mostra, a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini, indaga il rapporto tra creatività delle più giovani generazioni di artisti e il tessuto nelle sue diverse declinazioni tecniche e formali.

In particolare, la mostra vuol evidenziare come pratica artistica trasgressiva usi il tessuto e ne esplora il ruolo, non solo nei dibattiti critici su autorialità, lavoro, identità, produzione e cambiamento ambientale, ma anche come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso.

Il percorso di mostra alterna installazioni, sculture, stendardi, arazzi, disegni, ricami e si apre con l’ambiente site-specific realizzato dal collettivo greco Serapis Maritime Corporation (Atene, 2014), che opera con un linguaggio tra arte, moda e design.

E’ una esposizione di respiro internazionale come dimostrato dalle origini degli artisti e delkle srtiste presenti.

I visitatore incontrerà l’artista messicana Pia Camil (1980) con le sue opere in tessuto Jeans recuperato, la nigeriana Otobong Nkanga (1974) con gli arazzi che scavano il rapporto tra Uomo e Natura, il russo Vladislav Shapovalov (1981) con le sue bandiere usate, la turca Güneş Terkol (1981) con i suoi ricami in garza, l’italiana Marinella Senatore (1977) con gli stendardi ricamati a mano oltre a disegni della collezione Pecci, la statunitense Tschabalala Self (1990) con le sue rappresentazioni fantastiche di corpi femminili neri, uniti a materiali coloratissimi , cuciti, stampati o dipinti.

 

ORARI

  • Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00 (Venerdì chiude ore 23.00)
  • Lunedì chiuso

INFO

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