PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

Villa Romana di Mutteron dei Frati a Bibione e Giornata Nazionale del Paesaggio 

Bibione, località turistica ma anche luogo con resti di insediamenti di età romana

Villa Romana di Mutteron dei Frati a Bibione e Giornata Nazionale del Paesaggio 

 

Villa Mutteron dei Frati
Fotografia da: https://www.archaeoreporter.com

 

 

Il 14 marzo si è celebrata la Giornata nazionale del Paesaggio istituita dal Ministero della Cultura con l’obiettivo sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate al paesaggio, attraverso attività sull’intero territorio nazionale.

La tutela del patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici,  è affidata allo Stato dall’art. 9 della Costituzione italiana che recita:

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali

Il principale riferimento di legge per l’applicazione di questo articolo della costituzione è il nuovo Codice dei beni culturali del 2004 che ha affidato allo Stato e alle Regioni la funzione di garanti della tutela del paesaggio. L’obiettivo, in collaborazione con gli altri soggetti pubblici, non è solo riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime. È anche consegnare alle generazioni future la cultura di un uso consapevole del territorio, così come promuovere un’attenta pianificazione paesaggistica.

La Giornata nazionale del Paesaggio esprimere la consapevolezza che non bastano leggi, anche buone, per realizzare questi obiettivi. Serve invece la partecipazione e la coscienza di tutti i cittadini, chiamati a fornire il loro contributo in una materia tanto delicata e, oggi, per l’aspetto ambientale, fortemente presente in tutto il mondo. mondo.

La Giornata nazionale del Paesaggio ha questo obiettivo, con il coinvolgimento diretto di tutti gli operatori istituzionali del settore, quali le varie Sovrintendenze ministeriali chiamate a creare occasioni di coinvolgimento dei cittadini.

Nell’area della Venezia orientale, la zona più a est della Regione Veneto, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia ha voluto dare il suo contributo alla Giornata Nazionale del Paesaggio. Tutto ciò attraverso una speciale azione di conoscenza e tutela dei paesaggi dell’antichità. È uno degli obiettivi a medio e lungo termine della comunità scientifica che si occupa dello studio delle dinamiche di occupazione antropica del territorio.

E’ il caso della Villa Romana di Mutteron dei Frati a Bibione.

Villa Romana di Mutteron dei Frati. Bibione è oggi conosciuta come rinomata località turistica, uno degli epicentri del turismo di massa lungo le coste venete.

Nata e sviluppatasi dagli anni Sessanta del Novecento, è considerata quindi un luogo di storia solo recente.

Pochi sanno dell’esistenza di questa Villa romana e della storia antica del territorio di cui la villa è innegabile testimone.

Nell’area nota come Mutteron dei Frati, in località Bibione di San Michele al Tagliamento (VE), fin dalla fine del XVIII secolo furono scoperti i resti di un insediamento d’età romana. Il sito fu più volte poi indagato negli anni ‘30 del XX secolo, fino alla messa in luce dei resti di ambienti mosaicati e di strutture murarie ben conservate fino ad un’altezza di circa 2,5 m dalle dune sabbiose della fascia costiera adriatica.

Negli anni ‘90, poi, l’allora Soprintendenza Archeologica del Veneto individuò ulteriori evidenze di quel che è un importante nucleo residenziale d’età romana, attribuito preliminarmente al I sec. d.C.

Nel 2018, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, d’intesa con équipes di specialisti delle Università di Regensburg (Germania) e di Padova, ha avviato nuove campagne conoscitive sull’area della villa del Mutteron dei Frati. Questo prevedendo non solo di potersi concentrare sul sito noto, mediante indagini di scavo e ricognizioni strumentali, ma anche di estendere lo studio alle dinamiche di antropizzazione di un’ampia fascia territoriale, in parte già nota per ritrovamenti di materiali d’età romana.

Lo studio prevede peraltro nuove ed estese campagne di ricognizione di superficie nel territorio retrostante la villa romana. Indagini che si avvalgono anche dei dati provenienti dagli studi geomorfologici, già disponibili o di nuova realizzazione, in capo all’Università di Padova.

Il Progetto Bibione mira dunque, sul medio periodo, grazie all’interesse e alle azioni svolte dai vari soggetti operanti, all’acquisizione di nuovi dati funzionali alla conoscenza ed interpretazione di questo importante insediamento residenziale d’età romana.

Punta però anche a conoscere i suoi rapporti con il territorio circostante, con altri insediamenti coevi, anche alla luce delle conoscenze note in merito ai traffici commerciali marittimi e terresti di ambito costiero.

La ripresa delle attività di indagine nel sito della Villa avviata nel mese di marzo rientra perfettamente nello spirito e negli obiettivi della Giornata Nazionale del Paesaggio. Questo perché esprime la volontà di recuperare e fornire un’immagine del paesaggio del passato, da cui si evincano le forme dei luoghi e l’antico quadro insediativo-infrastrutturale, nonché economico, dei territori costieri di più di duemila anni fa.

L’intenzione è infatti quella di organizzare da subito delle visite guidate del sito, già in occasione degli scavi, e momenti d’incontro in cui rendere pubblici i risultati e l’avanzamento delle ricerche.

Lo scavo della villa e la ricerca nei territori circostanti restituiranno alla comunità e ai turisti che ogni anno si riversano sulle spiagge di Bibione racconti dal passato e nuove occasioni di visita, accrescendo l’offerta della località balneare di nuovi punti di interesse storico-archeologico.

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