PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

VERSO UN UMANESIMO DIGITALE

L’impresa tecnico-scientifica è un fattore centrale anche in termini di rinnovamento etico e intellettuale

VERSO UN UMANESIMO DIGITALE

 

 

Oltre un anno di Pandemia che, nonostante i vaccini, è ancora presente e condiziona la nostra quotidianità, ha segnato in modo indelebile le nostre vite e resterà per sempre nel nostro immaginario comune, come evento centrale nella storia di questo avvio di millennio.

L’epidemia ha minato molte delle nostre certezze, ha condizionato il nostro modo di vivere e le nostre abitudini, ha messo in discussione la nostra visione della vita, le nostre relazioni con l’atro, vicino e lontano, ci ha fatto immergere concretamente in una dimensione globale dove nessuno è un’isola.

La pandemia ci ha fatto capire che la terra non è totalmente al nostro servizio, che il nostro potere non è assoluto: possiamo conquistare lo spazio, mettere i nostri piedi sulla luna, scendere su Marte, ma è bastato un essere infinitesimale della natura per metterci in ginocchio, modificare le nostre condizioni di vita.

Se pensiamo poi all’economia, la Pandemia ha creato danni inimmaginabili con un forte disorientamento in un momento in cui tutto il sistema stava cercando nuovi modelli teorici nel passaggio verso una società post-industriale.

Disorientamento, dubbi, incertezze, paure sono però anche la molla per ripensare il modo dell’umanità di essere nel mondo, per rivedere il rapporto tra natura, scienza, tecnica che riporti l’uomo al centro di un nuovo modello di sviluppo ove la realtà locale, con la sua storia e i suoi valori identitari, si conservi e si valorizzi in una dimensione globale.

In questo processo sarà imprescindibile capire e governare correttamente la grande potenza rappresentata dalla tecnologia e dai media.

Durante la pandemia globale, i media digitali hanno vissuto un’età dell’oro, costituendo un ponte per rimanere connessi attraverso un’entusiasmante gamma di esperienze.

In particolare, hanno favorito la penetrazione nel settore culturale di linguaggi immersivi, tecnologie virtuali e aumentate.

Pandemia e sviluppo della tecnologia digitale hanno anche evidenziato che la scienza e la tecnica sono parte integrante della cultura.

L’impresa tecnico-scientifica è, infatti, un fattore centrale anche in termini di rinnovamento etico e intellettuale

Filosofi e umanisti, sociologi ed economisti, matematici e artisti, uomini di pensiero o di azione avranno strumenti agili per condividere e riflettere su problemi fondamentali che hanno contraddistinto il pensiero filosofico fin dalle sue origini, e che oggi portano ad affrontare tematiche che nascono in ambito scientifico e tecnologico.

Ricerca, pensiero e scienza diventano la molla di un saper fare, consapevole, equilibrato, rispettoso, capace di andare oltre il bisogno immediato del presente per proiettarsi nel futuro.

Ma il saper fare ha bisogno di un pensiero solido che lo guidi e lo assista nel suo percorso.

Immaginiamo quindi di veder nascere un “umanesimo digitale” che sappia ispirare un dialogo serrato tra industria, cultura, scienza ed estro creativo, unendo insieme la forza di millenni di evoluzione umana con la potenza incredibile di pochi decenni di sviluppo tecnologico.

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