Progetto raccolto dall’Europa con l’Anno Europeo dei Giovani 2022 e l’Anno Europeo delle Competenze 2023.
UNESCO: educazione e cultura
Recenti dati dell’UNESCO hanno evidenziato che 244 milioni di bambini e giovani nel mondo non frequentano la scuola o non sono comunque inseriti formalmente in un sistema scolastico.
Un dato preoccupante che dimostra come l’umanità non sia ancora stata in grado di superare la crisi nell’apprendimento di base, nell’alfabetizzazione e nella capacità di calcolo tra i giovani studenti.
Si stima addirittura che il 60% dei bambini a livello globale non sia in grado di leggere e comprendere un testo semplice all’età di dieci anni.
Non è certamente una situazione favorevole di fronte alla necessità che le future generazioni sviluppino le competenze necessarie per affrontare i cambiamenti climatici e le sfide del mondo digitale, in tutte le loro sfaccettature.
Il lavoro da fare coinvolge tutti i responsabili dei governi a livello mondiale e qualsiasi azione che permetta di offrire un contributo per superare questa drammatica situazione non può che essere benvenuto.
Tra le varie iniziative dell’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, nel 2019 è stata istituita l’International Commission on the Futures of Education.
Realtà nata con l’obiettivo di riflettere su come la conoscenza e l’apprendimento possano plasmare il futuro dell’umanità e del pianeta.
L’iniziativa prevede un ampio coinvolgimento del pubblico e degli esperti e si propone di catalizzare un dibattito globale su come l’istruzione, in un mondo di crescente complessità, incertezza e fragilità possa dimostrarsi fondamentale elemento di formazione.
In questo campo la Commissione riconosce alla Cultura un ruolo cruciale in quelli che, secondo l’UNESCO, sono gli approcci pedagogici da sviluppare.
Approcci che:
1) facciano tesoro e sostengano la diversità;
2) invitino gli studenti a disaggregare i pregiudizi e le divisioni;
3) curino le ferite dell’ingiustizia.
L’incidenza positiva della Cultura nella società è stata oggetto anche di un recente approfondimento in occasione dell’ultimo incontro internazionale dedicato allo sviluppo e alla conoscenza della filiera cultura-innovazione LUBEC 2022. L’incontro ha evidenziato in particolare come alcune specifiche attività culturali, artistiche e creative sono riconosciute come fattore di benessere soggettivo e di soddisfazione per la vita – in forza dei suoi aspetti relazionali.
La Cultura è vista pertanto come leva per una sensibilità verso il cambiamento che, come evidenziato dalle Nazioni Unite, possa guidare i governi a garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa. Oltre a ciò serve a promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti sulla base di alcune macro aree di discussione quali:
- scuole inclusive, eque, sicure e sane;
- apprendimento e competenze per la vita, il lavoro e lo sviluppo sostenibile;
- apprendimento e trasformazione digitale;
- finanziamento dell’istruzione.
Lo stimolo dell’UNESCO è stato raccolto dall’Europa con le iniziative dell’Anno Europeo dei Giovani 2022 e l’Anno Europeo delle Competenze 2023, tema, quest’ultimo, che sarà oggetto di un prossimo approfondimento.