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Angelo Tabaro

Praemium Imperiale, riconoscimento internazionale che sta alle Arti come il Premio Nobel sta alle Scienze e alla letteratura

Il più importante e prestigioso riconoscimento internazionale è giunto alla 33^ edizione

Praemium Imperiale 2022

Praemium Imperiale, riconoscimento internazionale che sta alle Arti come il Premio Nobel sta alle Scienze e alla letteratura

 

Il 19 ottobre 2022 l’artista italiano Giulio Paolini, padre dell’arte concettuale in Italia, uno dei più raffinati interpreti dell’arte contemporanea del secondo dopoguerra, ha ricevuto a Tokyo, dalle mani del principe Hitachi, fratello minore dell’imperatore del Giappone, il Praemium Imperiale per la pittura, premio giunto alla sua 33^ edizione.

Prima di lui altri italiani avevano ottenuto questo riconoscimento, nel 2013 Michelangelo Pistoletto per la pittura, nel 2014 Giuseppe Penone per la scultura, e prima ancora folta è la schiera di italiani premiati: Umberto Mastroianni, Arnaldo Pomodoro, Gae Aulenti, Renzo Piano, Federico Fellini, Luciano Berio, Giuliano Vangi, Claudio Abbado, Mario Merz, Sophia Loren, Maurizio Pollini, Enrico Castellani.

Considerato il parallelo per le arti del premio Nobel per le scienze e la letteratura, il Praemium Imperiale è certamente il più importante e prestigioso riconoscimento internazionale dedicato al mondo delle arti.

Il premio è stato fondato nel 1988 dalla Japan Art Association, che ne assicura l’organizzazione annuale dalla sua nascita.

Si tratta della più antica fondazione culturale del Giappone, fondata nel 1879 per volontà dell’imperatore del Giappone Meiji con il nome di Ryuchi, riorganizzata e ribattezzata con il nome attuale nel 1887, che gestisce l’Ueno Royal Museum a Tokyo.

Nel 1988, in occasione del centesimo anniversario della Japan Art Association è stato creato il Praemium Imperiale in onore del defunto principe Takamatsu, che aveva servito come patrono onorario dell’Associazione per 58 anni e che aveva ispirato la mission dell’Associazione, promuovere la pace nel mondo attraverso le arti.

La prima cerimonia di premiazione si tenne a Tokyo nel 1989.

Le discipline in relazione alle quali viene assegnato sono cinque: pittura, scultura, architettura, musica e teatro/cinema.

Gli artisti ricevono il riconoscimento (medaglia, diploma e 15 milioni di yen, circa 105.000 euro) per i risultati conseguiti, per l’influenza che hanno avuto sull’arte a livello internazionale, nonché per il ruolo svolto nell’arricchimento della comunità mondiale.

La natura internazionale del premio è evidenziata dal fatto che la proclamazione dei vincitori, chiamati a Tokyo a riceverlo nel mese di ottobre, avviene contemporaneamente, oltre che a Tokyo, in quelle che sono considerate le principali capitali dell’arte nel mondo, Roma, Berlino, Londra, Parigi e New York.

Nel 2022 assieme a Giulio Paolini sono stati premiati altri artisti di primissimo piano quali Ai Weiwei, forse il più famoso degli artisti cinesi ormai simbolo della lotta alla dittatura e contro l’appiattimento della libertà individuale e civile, il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco Wim Wenders, pluripremiato guru del cinema d’autore, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa, architetti giapponesi fondatori della società di SANAA, vincitori del premio Pritzker nel 2010, autori di strutture ammirate per la loro raffinata semplicità, fluidità spaziale e premurosa integrazione e Krystian Zimerman, raffinato pianista e direttore d’orchestra polacco, recentemente onorato della Croce al merito con stella, la più alta onorificenza polacca per personaggi non legati al corpo militare.

Oltre all’assegnazione dei 5 riconoscimenti del Praemium Imperiale, la Japan Art Association conferisce annualmente una borsa di studio ad un gruppo o un’istituzione che promuove il coinvolgimento dei giovani nel mondo delle Arti.

Quest’anno i fondi sono andati alla Kronberg Academy Foundation, mentre in passato tale borsa di studio è stata assegnata, tra gli altri, alla francese Résidence du Festival, all’irlandese Ulster Youth Orchestra,  al cubano Instituto Superior de Arte, al National Film, Television and Theatre School di Polonia e al vietnamita Hanoi National Conservatory of music.

Come nel premio principale numerosi sono stati gli italiani premiati, speriamo che presto anche la borsa di studio vada anche a qualche gruppo o un’istituzione italiani che promuovono il coinvolgimento dei giovani nel mondo delle Arti.

 

 

 

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