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Angelo Tabaro

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE DI BOLOGNA – INVITO ALLA VISITA VIRTUALE

Tour immersivo con un percorso di visita virtuale a 360°

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE DI BOLOGNA – INVITO ALLA VISITA VIRTUALE.

Museo del Patrimonio Industriale (Immagine di inizio del tour virtuale)

Tra i musei la cui gestione è affidata alla Fondazione Bologna Musei, spicca per la sua originalità e il valore storico documentale il Museo del Patrimonio Industriale.

Collocato all’interno di una fornace da laterizi della seconda metà del secolo XIX, il museo studia, documenta e divulga la storia produttiva della città e del suo territorio.

In esposizione macchine, plastici, modelli funzionanti, exhibit, apparati da laboratorio, strumenti scientifici.

Supportano il percorso narrativo gli allestimenti scenografici, le strutture interattive, le dia-proiezioni, le multivisioni e i documentari.

Anche se formalmente è nel 1998 che il museo assume l’attuale denominazione trasferendosi nella sede attuale, l’idea di un museo era partita già nel 1970 quando al tema dell’identità industriale di Bologna,  fu dedicata una prima mostra Macchine Scuola Industria dal mestiere alla professionalità operaia promossa dal Comune particolarmente sensibile anche in quanto gestiva da oltre 150 anni i materiali di archivio, le fotografie, le collezioni storiche di macchine, degli apparati produttivi, delle strumentazione di laboratorio dell’Aldini Valeriani, storico istituto di Istruzione tecnica superiore della città.

L’Istituto Aldini Valeriani è infatti la scuola che ha formato generazioni di artigiani, tecnici, capi-officina, imprenditori, a loro volta protagonisti dello sviluppo industriale di Bologna nel Novecento.

Ora il Museo fa un salto di qualità.

Dal 15 marzo 2022 il Museo si è infatti dotato di un nuovo strumento: un percorso virtuale che consentirà a tutti gli utenti del web di accedere agli spazi espositivi e conoscere oltre sei secoli di storia produttiva della città di Bologna, dal tardo Medioevo alla fabbrica 4.0.

Dopo il Museo internazionale e biblioteca della musica, il Museo Civico Medievale e il Museo per la Memoria di Ustica, un’altra sede dell’Istituzione Bologna Musei si apre quindi alla tecnologia immersiva virtuale con l’intento di porre l’utente e i suoi diversi bisogni e interessi al centro della progettazione di contenuti che vadano a integrare l’esperienza di visita fisica negli spazi museali, sfruttando al meglio le potenzialità del digitale.

Merito dell’incontro tra competenze storico culturali dei responsabili del Museo e le tecnologie digitali di ultima generazione attivate dallo Studio Veronesi Namioka, guidato da Fuyumi Namioka e Silvia Veronesi, sarà possibile visitare il museo come se si fosse fisicamente presenti nei locali della fornace di via della Beverara numero 123.

Si parte dal piano terra con la ricca collezione di stampi in gesso degli anni Venti e dalle forme monumentali del forno Hoffmann, cuore della fornace, in cui – fino agli anni Sessanta del ‘900 – avveniva la delicata fase di cottura delle terrecotte.

All’interno del forno si entra nella Bologna del XIX secolo, una città che vive una profonda crisi economica legata alla fine dell’industria tessile, una città che però cerca nuove strade produttive e conosce la nascita della prima scuola tecnica cittadina nel 1844, ancora oggi attiva come una delle più antiche scuole tecniche d’Italia e d’Europa.

La tecnologia virtuale consente, di sentire le voci dei protagonisti, di visualizzare in alta risoluzione modelli, strumentazione scientifica e macchine funzionanti provenienti dall’Istituto Aldini Valeriani che raccontano la storia e lo sviluppo della città nel corso del XIX secolo nonché gli apparati di lettura come pannelli e didascalie.

Il percorso prosegue al secondo piano dove un tempo avveniva la fase di essiccazione delle argille e che oggi ospita la sezione dedicata all’antica Bologna dell’acqua e della seta con video attivabili lungo il percorso, che mostrano la complessità del sistema idraulico e il viaggio del velo di seta da Bologna a Venezia lungo il canale Navile.

Il percorso virtuale conduce quindi il visitatore alla sezione dedicata al moderno distretto industriale bolognese con riprese a 360°, che visualizzano la complessità del distretto mostrando le macchine da pasta, le macchine automatiche e le motociclette.

Segue poi la parte dedicata al ruolo giocato dalla formazione tecnica nell’affermazione industriale della città che viene ripercorso nello spazio legato alla Scuola Officina, parte integrante dell’educazione tecnica impartita per prima nell’Istituto Aldini Valeriani.

Questo spazio ha le caratteristiche di un laboratorio interattivo e multimediale e documenta le linee di sviluppo che stanno modificando l’ambiente e l’assetto produttivo e organizzativo delle aziende del territorio.

Le stazioni che lo compongono, dalla realtà virtuale alla robotica, consentono di visualizzare i processi produttivi di un sistema in continuo aggiornamento e di valorizzare le potenzialità del settore industriale bolognese.

Un’ultima sezione è infine dedicata alla mostra temporanea Moto bolognesi degli anni 1950-1960.

La motocicletta incontra l’automobile in cui oltre trenta motociclette testimoniano la sorprendente vivacità produttiva e la grande cura sia tecnica, nella meccanica e nella ciclistica, che estetica.

Tra le principali produttrici di moto spiccano F.B Mondial, Ducati, Moto Morini e DEMM.

La nuova esperienza virtuale restituisce una visione a 360 gradi del percorso di visita e rinnova la vocazione del museo a luogo vivace, polifunzionale e interattivo, frequentato dagli addetti ai lavori ma anche da appassionati, turisti e bambini.

La scelta di arricchire il tour immersivo con numerosi video e narrazioni interattive persegue l’idea di uno strumento attrattivo e funzionale per molteplici obiettivi: approfondire le tematiche affrontate, fornire spunti per progetti educativi, lasciare ai visitatori la scelta di riprendere in un secondo momento le suggestioni e i temi del museo.

L’opportunità di entrare nel museo senza doversi trasferire a Bologna è un invito agli insegnanti di ogni parte d’Italia ad entrare anche per cogliere le tante stimolazioni didattiche che il museo può offrire, diventando una meta interessante per le uscite didattiche degli studenti.

Il link per accedere al percorso virtuale è:

http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/Virtual-Tour-Museo-del-Patrimonio-Industriale/

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